FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Inter, ora tutto sulla Champions: l’autogol da evitare per provare a scrivere la storia

Inter
L'analisi dopo la chiusura del campionato con il 2-0 a Como dei nerazzurri: partito il conto alla rovescia per la finale col PSG del 31 maggio
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

In riva al lago di Como, l’Inter ha adagiato il tricolore raccolto un anno fa. Per ventidue minuti, quelli trascorsi tra il gol di De Vrij e quello a Napoli di McTominay, ha anche accarezzato l’idea di tenerlo sul petto per un altro anno. Ci ha provato, con una partita stavolta concentrata. Con l’atteggiamento giusto, senza pensare a cosa sarebbe successo a 900 km di distanza, né proiettandosi già alla finale di Champions League di Monaco in programma settimana prossima.

Inter

La prestazione di ieri non cancella di certo l’amarezza per quanto sciupato nell’arco della stagione e in particolare pochi giorni fa con la Lazio. Restituisce però l’immagine di una squadra ancora sul pezzo, consapevole di avere ancora la grande chance per farsi perdonare. A bocce ferme si potrà ragionare anche su eventuali responsabilità, così come su cosa migliorare in vista della prossima stagione. Non è ovviamente questo il momento delle chiacchiere inutili, a una settimana dal vero appuntamento con la storia. Sarebbero controproducenti come un autogol ancora prima di scendere in campo.


Certo, con uno scudetto in tasca l’Inter sarebbe arrivata al prossimo appuntamento con minore pressione psicologica. Cambia dunque la prospettiva, ma non tragga in inganno: non sposta di un centimetro i nerazzurri dal bersaglio grosso. Inzaghi dovrà lavorare principalmente sulla testa nell’arco di questi giorni, per limare una tensione inevitabilmente crescente e gestire l’avvicinamento all’ultimo capitolo di questa Champions League che per tanti motivi sarà diverso rispetto a quelli con Bayern Monaco e Barcellona.

La buona notizia che lascia la notte in riva al lago riguarda la conferma delle sensazioni positive su Zalewski da trequartista già provato contro il Torino. Inzaghi, che col senno di poi forse si sarà convinto anche che sarebbe stato meglio utilizzare la stessa formazione anche contro la Lazio, in quel di Monaco potrà contare sul polacco nel ruolo di grimaldello. Servirà all’occorrenza per aprire la difesa del PSG, che di certo scenderà in campo con maggiore equilibrio rispetto al Barcellona. In tasca ha già la conferma per il prossimo anno, ma di quello – come già detto – si parlerà più avanti. Da oggi e per sette giorni non ci sarà spazio per nient’altro nella testa dell’Inter.