Certo, con uno scudetto in tasca l’Inter sarebbe arrivata al prossimo appuntamento con minore pressione psicologica. Cambia dunque la prospettiva, ma non tragga in inganno: non sposta di un centimetro i nerazzurri dal bersaglio grosso. Inzaghi dovrà lavorare principalmente sulla testa nell’arco di questi giorni, per limare una tensione inevitabilmente crescente e gestire l’avvicinamento all’ultimo capitolo di questa Champions League che per tanti motivi sarà diverso rispetto a quelli con Bayern Monaco e Barcellona.
La buona notizia che lascia la notte in riva al lago riguarda la conferma delle sensazioni positive su Zalewski da trequartista già provato contro il Torino. Inzaghi, che col senno di poi forse si sarà convinto anche che sarebbe stato meglio utilizzare la stessa formazione anche contro la Lazio, in quel di Monaco potrà contare sul polacco nel ruolo di grimaldello. Servirà all’occorrenza per aprire la difesa del PSG, che di certo scenderà in campo con maggiore equilibrio rispetto al Barcellona. In tasca ha già la conferma per il prossimo anno, ma di quello – come già detto – si parlerà più avanti. Da oggi e per sette giorni non ci sarà spazio per nient’altro nella testa dell’Inter.
© RIPRODUZIONE RISERVATA