La storia degli ultimi campionati dice che il Napoli vince i tornei in cui nessuno lo dà in corsa per il titolo (2023 e 2025) e si smarrisce quando (2024) viene indicato come super favorito. Antonio Conte ha capito l'antifona e, per non bissare la fuga compiuta dopo avere stravinto con l'Inter nel 2021, ha preteso e ottenuto un super mercato da parte di De Laurentiis per evitare brutte figure nella serie A che comincia il suo lungo tragitto nel prossimo weekend.


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Serie A, riparte la caccia allo scudetto. Ansa: “L’Inter si è incartata su Lookman ma Chivu…”
E ora il Napoli si presenta in pole position nel Gp d'Italia del pallone avendo, con le indicazioni che fornisce al momento il mercato che si conclude il primo settembre, l'Inter in prima fila. In seconda sembrano rinvenire le due grandi tradizionali, Milan e Juve. In terza si posizionano Roma e Atalanta davanti a Fiorentina e Bologna. In quinta fila ci sono Lazio e Como. Più defilate inseguono Torino e Udinese davanti a Genoa e Sassuolo, la più accreditata tra le tre neopromosse. Nelle ultime file arrancano in zona salvezza, pronte a smentire i pronostici attuali, Cagliari e Lecce, Verona e Cremonese, Parma e Pisa. E' una serie A che si barcamena tra grandi obiettivi e possibilità limitate, e che importa grandi veterani come De Bruyne e Modric, Dzeko e Immobile ma che sacrifica la meglio gioventù che va a cercare fortuna e tanti soldi all'estero. Da Raspadori a Retegui, da Coppola a Leoni il nuovo ct Gattuso non avrà sotto tiro molti probabili protagonisti nella corsa per tornare al mondiale dopo avere mancato le due ultime edizioni.
E' anche un torneo grandi firme in panchina. Mancano solo Ancelotti, Spalletti e de Zerbi tra i migliori tecnici della rinomata scuola italiana. Conte difende il titolo, Gasperini cambia piazza, tornano Allegri, Pioli e Sarri, crescono Chivu e Fabregas, viene concesso il palcoscenico della A ai promettenti Pisacane e Cuesta, che ha 30 anni. Antonio Conte non si nasconde: è consapevole che l'innesto di De Bruyne, Beukema, Lang e Lucca, il recupero di Buongiorno disegnano una gruppo capace di farsi largo anche in Champions, il primo obiettivo nella stagione anche perché al tecnico manca ancora un trofeo europeo.
Il mancato completamento della rosa a una settimana dal via è un problema diffuso. L'Inter si è incartata sulla questione Lookman, ha cambiato strategia puntando invano Koné ma ha solo parzialmente svecchiato l'organico acquistando alter ego di titolari come Bonny, Luis Enrique e Sucic. Chivu ha molto fiducia nel salto di qualità del giovane Pio Esposito.
Forse l'acquisto più importante che doveva fare la Juve era Tare, il ds che al Milan è riuscito a vendere bene molti elementi di cui poteva fare a meno, a parte Reijnders. I rossoneri hanno incassato 150 mln e hanno rifatto mezza squadra con Ricci, Modric, Jashari, De Winter. Ad Allegri, molto motivato, manca un'alternativa a Gimenez in attacco, con Hojlund favorito su Vlahovic. Al momento il Milan appare più competitivo della Juve che è zavorrata dalla necessità di vendere carichi pendenti come Douglas Luiz, Nico Gonzalez e Vlahovic. Tudor si è dovuto accontentare di David e Joao Mario, ma per affiancare Yildiz e Conceicao vuole inserire di nuovo il prezioso Kolo Muani che il Psg però non ha nessuna intenzione di svendere. Con l'avallo dei Friedkin e l'opera di Massara, Gasperini ribalta la Roma con gli inserimenti mirati di Ghilardi, El Aynaoui, Wesley e Ferguson. A completare la trazione anteriore sono in arrivo Sancho e Bailey, ma molto dipenderà da Svilar e Dybala. Perplessità suscita l'Atalanta di Juric, che ancora non riesce a sostituire Retegui e a sbloccare la questione Lookman: risulta difficile pensare che possa ripetere il terzo posto della scorsa stagione.
A provare lo scatto Champions ci sono anche Fiorentina, Bologna e Lazio con possibilità tutte da decifrare. I viola si giocano la carta Pioli, con l'eterno Dzeko che affianca Kean e Gudmundsson, che cerca il riscatto. Il Bologna ha venduto bene ma la squadra appare inferiore a quella dell'anno scorso nonostante l'inserimento di Immobile e l'ottima guida di Italiano. La Lazio ha il grave handicap del mercato bloccato cui cercherà di sopperire la qualità di gioco del maestro Sarri. Più di un outsider, in grado di puntare all'Europa, è il Como di Fabregas e della ricca proprietà indonesiana, che ha speso oltre 100 mln con giovani promettenti, oltre ai già collaudati Nico Paz e Diao, gestiti dalla 'chioccia' Morata. Sempre a metà del guado il Torino, che continua a vendere i suoi pezzi pregiati e manca quindi il salto di qualità. Promettono bene comunque gli inserimenti di Simeone, Ngonge e Anjorin. A prenotare un onesto centroclassifica sono l'Udinese di Davis (e forse Cheddira), il Genoa di Vitinha e il Sassuolo di Grosso che potrebbe presentare l'ambizioso tridente Berardi-Pinamonti-Laurientè.
Le altre appaiono tutte destinate alla volata salvezza: il Cagliari di Folorunsho e il Lecce di Krstovic sembrano meglio attrezzate del Parma e del Verona, concentrate nella vendita, rispettivamente, di Bonny, Sohm e Leoni, e di Coppola, Ghilardi e Tchatchoua. Un'incognita il futuro delle altre due neopromosse: il Pisa di Gilardino ha inserito elementi importanti come Cuadrado, Aebischer e Nzola, la Cremonese dello specialista in salvezze Nicola ha risposto con i promettenti innesti di Baschirotto, Pezzella e Zerbin. Serve a tutte un avvio incoraggiante per far lavorare in pace le squadre e non mettere ansia dirigenti e tifosi.
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