Inter responsabile? Abbiamo degli elementi più che indiziari ad oggi, che parlano di un'acquiescenza totale della società. Abbiamo criminali che nel caso dell'indagine Doppia Curva parlano direttamente con Inzaghi, che ovviamente non è tenuto a conoscere la fedina penale di queste persone. Questo però vuol dire che questi soggetti sono arrivati ad avvicinare completamente il club. Le società non devono fare finta di lasciar galleggiare le cose.
Le famiglie ndranghetiste che si occupano di calcio hanno un guadagno relativo rispetto agli investimenti che hanno in gran parte del paese, ma sono arrivati ad entrare nelle mira dell'Inter e del Milan, perché è una città controllata da queste situazioni. Ad oggi la città con il maggior capitale mafioso d'Italia è Milano.
Il mio commento nella storia non è da tifoso, ma punta a far sì che si interrompa questo meccanismo per il quale la vittoria sportiva venga utilizzata per impedire a Inter e Milan ad essere solerti nel rispondere.
Se si studiano le inchieste, ciò che emerge è spaventoso: i legami sono strettissimi. Il problema è che in genere si tende ad escludere il momento sportivo da quello giudiziario. Per me era fondamentale mettere in corto circuito le cose: quel gol poteva interrompere questa specie di benevolenza verso la società in nome delle vittorie. La crisi sportiva è importante per raggiungere una verità, per quanto mi rendo conto sia doloroso per un tifoso. L'omertà su queste vicende, però, è immensa. Non trovo manipolatorio dire che se l'inchiesta Doppia Curva fosse avvenuta a Napoli, avrebbe avuto un'eco molto più grande, non per il pregiudizio, ma perché il territorio ha un'abitudine a narrare queste vicende per la sua storia anti-mafia e di camorra.
A Milano, invece, il percepito è come di un'invasione di realtà mafiose dal Sud. Non è così, i dirigenti sono tutti milanesi. Bellocco, uno dei vertici della 'Ndrangheta, viene ucciso da un ultras e dietro ci sono delle vicende articolate che so bene fanno tremare la società: me ne sto occupando e ne farò dei video nelle prossime settimane. Si parla di figure che hanno controllato tutta la filiera della comunicazione del brand».
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