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L’AIC: “Vogliamo giocare presto, ma senza apparire privilegiati su controlli medici”

L'assocalciatori ha avuto un confronto sul protocollo che la FIGC ha consegnato al governo per la ripresa degli allenamenti

Eva A. Provenzano

In questa settimana sono tanti gli appuntamenti in agenda per i dirigenti del calcio italiano ed europeo. Domani alle 11 assemblea di Lega e ci sarà anche un incontro tra l'Uefa e le 55 Federazioni. Verranno aggiornate ipotesi e scenari di calendario. Mercoledì l'UEFA incontrerà i club e le Leghe e nella stessa giornata è previsto l'incontro del Ministro Spadafora con i vertici del calcio italiano. Si discuterà il protocollo sulla ripresa consegnato al governo dalla FIGC. Il Comitato UEFA si riunirà invece giovedì.

Quest'oggi si è riunito il consiglio direttivo dell'AIC. All'ordine del giorno la discussione sul protocollo che la Federazione ha consegnato al governo. E' stato ufficializzato un comunicato nel quale i giocatori dicono sì al ricominciare dei campionati, ma sottolineano di non voler essere considerati privilegiati per i tamponi.

"La volontà dei calciatori e delle calciatrici è, e sarà sempre, quella di tornare al più presto in campo con le più ampie garanzie di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori. Un aspetto riguarda l’attuale contesto del Paese che, seppur con intensità diversa da regione a regione, è ancora in una fase emergenziale. La volontà di tutti gli atleti e le atlete è di poter tornare a svolgere il proprio lavoro così come tante altre categorie professionali, senza apparire privilegiati o usufruire di corsie preferenziali sui controlli medico sanitari", si legge nella note dell'Assocalciatori.

(Fonte: AIC)

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