Arnautovic, la prima Inter e la seconda. Due vittorie insieme a “veri fratelli”

Arnautovicc'era quando l'Inter ha conquistato il Triplete. Quello appena vinto, dopo i tre punti fatti nel derby col Milan, è il suo secondo scudetto nerazzurro. Il primo lo ha vinto proprio quando era uno degli uomini di Mourinho, in quell'annata leggendaria. Per lui avrà probabilmente più valore questo titolo, vinto nell'anno in cui ha deciso di tornare appena ha sentito squillare il telefono. Dall'altra parte Ausilio che gli offriva una seconda opportunità da interista. L'ha colta e ha vinto, di nuovo.

Aveva 21 anni alla prima vittoria, aveva giocato in totale in tutta la stagione solo 145 minuti. È tornato a Milano a 35 anni, con un'altra maturità e la voglia di mettersi in gioco sapendo che sarebbe stato un centravanti di scorta. Ha totalizzato in tutto 31 presenze, sarebbero state di più se non fosse stato per un infortunio che lo ha messo ko da fine settembre a inizio novembre e che ha condizionato la prima parte della stagione.

Comunque è rimasto in campo per 980 minuti, ha segnato 4 gol (due in Serie A e due in CL) e 3 assist in totale. Sono cambiate tante cose e soprattutto i le facce attorno a lui. Ma, come spiega lui stesso, nel corso delle due esperienze nerazzurre ha incrociato persone che sono diventate veri fratelli -  perché serve essere un po' famiglia per arrivare in vetta - che lo hanno accompagnato nel suo percorso. Dal web è arrivato all'austriaco una foto significativa che lui ha riproposto sui social. Anzi due, comparate. Quella insieme a Balotelli, suo amico e compagno all'Inter nel 2010. E la versione 2.0, quella con Thuram. Feeling simile. E di nuovo una vittoria.

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