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Polemiche Barcellona, Marciniak risponde: “Tutto ridicolo, no danni a nessuno”

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A Barcellona non hanno dubbi: c’è anche Marciniak tra i colpevoli per l’eliminazione dalla Champions contro l’Inter
Alessandro Cosattini Redattore 

A Barcellona non hanno dubbi: c’è anche Marciniak tra i colpevoli per l’eliminazione dalla Champions contro l’Inter. Il Corriere dello Sport si sofferma anche sulle polemiche delle ultimissime ore.

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“ All’indomani della semifinale più spettacolare della storia della Champions, come ripetono tv e radio locali, a Barcellona si percepisce la chiara sensazione che i ragazzini terribili di Hansi Flick si siano lasciati sfuggire un’occasione d’oro. La frustrazione per un possibile triplete sfumato per minimi dettagli fa il paio con l’orgoglio per una squadra rimasta fedele alla sua idea ultra offensiva, fino a pagarne le estreme conseguenze. E per cercare di spiegare una sconfitta davvero dura da digerire, ci si appiglia alle presunte decisioni ostili ai blaugrana del signor Szymon Marciniak, l'arbitro del doppio tocco di Julian Alvarez nel derby madrileno di Coppa dei Campioni, che da queste parti si è guadagnato la fama di tifoso del Real. Temi che appaiono anche nella prima pagina del barcellonese Mundo Deportivo, che apre con un eloquente «Adios epico» e, poi, parla di «Barça che si fa scappare la finale, nonostante una partita superba», e di un «Lamine stratosferico», senza dimenticare che «l’Inter, con i favori dell’arbitro, ha reagito». Gli fa eco il concittadino Sport che grida «Che orgoglio di squadra!», per poi spiegare che «La squadra di Flick si congeda dalla Champions con la testa molto alta e si lamenta per alcune decisioni dell’Arbitro Marciniak e del Var». 


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I colpevoli

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E, come accade sempre in questi casi, ferve il dibattito sulle cause profonde che hanno portato alla dolorosa eliminazione dei catalani. L’ex madridista Guti, seconda voce e opinionista piuttosto apprezzato, ha sottolineato come il «Barça abbia sempre giocato col fuoco, rendendosi protagonista di diverse rimonte nel corso della stagione» e che «non può finire sempre bene». C’è chi punta il dito contro i cambi di Flick, che tra gli altri, ha lanciato, negli ultimissimi scampoli dei tempi regolamentari, un Lewandowski mezzo azzoppato e un Araujo apparso a dir poco incerto in occasione delle reti di Acerbi e Frattesi. Bersagliato da critiche impietose, il centrale uruguaiano si è visto costretto a chiudere lo spazio riservato ai commenti nel suo profilo Instagram. 

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L'arbitro risponde

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Ha deciso, invece, di rispondere a viso aperto alle accuse dei vari Pedri, Iñigo Martinez, Flick e Laporta, l’arbitro Marciniak, accusato di «aver dato sempre ragione, nelle situazioni ambigue, ai nerazzurri» e, più in particolare, di non aver concesso un rigore per un fallo di mano di Acerbi, di aver spostato fuori area la caduta di Lamine e di non aver annullato il gol dello stesso Acerbi per un precedente fallo dell’assistman Dumfries su Gerard Martin. «Sono commenti ridicoli», taglia corto il fischietto polacco. «Non ho danneggiato nessuno. Il terzo gol dell’Inter è assolutamente valido». In Spagna, comunque, non mancano gli apprezzamenti per i rivali, ad iniziare da Yann Sommer. AS non ha esitato a definire la sostituzione di Onana con il portiere svizzero, «L’affare del secolo», mentre in Catalogna ricordano la profezia pronunciata da Guardiola, due anni fa, dopo la vittoria nella finalissima di Champions contro l'Inter: «Inzaghi tornerà in finale. È un allenatore incredibile»”, si legge.

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