"La scaramanzia in ambito sportivo è sicuramente molto diffusa, basti pensare ad esempio a De Rossi che per un periodo ha giocato con una maglietta con una manica lunga ed una corta, oppure ai noti riti scaramantici del tennista Rafa Nadal, per cambiare sport - ricorda Bernetti - Da un punto di vista scientifico sono stati analizzati in alcuni lavori scientifici gli effetti di tali gestualità, o comunque di abitudini ricorrenti, e trattamenti come un potenziale effetto placebo. L'effetto placebo, nel caso dello sport, si riferisce al miglioramento delle prestazioni fisiche o al benessere percepito, dovuto alla convinzione che un determinato trattamento, intervento, come nel caso di queste fasciature, sia efficace, anche se in realtà non lo è. Questo fenomeno - osserva - ben conosciuto in ambito medico, dimostra come la mente possa influenzare il corpo e i suoi processi fisiologici".
"L'effetto placebo si manifesta in seguito a diversi meccanismi, uno dei più studiati è il rilascio di neurotrasmettitori che agiscono sul sistema nervoso centrale migliorando l'umore, diminuendo il dolore e aumentando la motivazione - spiega il medico - La convinzione che un intervento sportivo sia benefico può infatti innescare una serie di reazioni fisiologiche nel corpo, come la produzione di endorfine (ormoni del benessere). Inoltre, la percezione di miglioramento delle prestazioni, può influenzare la motivazione e l'impegno dell'atleta, portando a risultati migliori. Questo accade - conclude - perché la mente, genera una serie di risposte fisiologiche capaci di migliorare e l'attività muscolare, ridurre la percezione della fatica e aumentare la resistenza".
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