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Inter, Bergomi: “Eriksen? Non so se può fare di più. Idea Brozovic trequartista, ma Barella…”

L'ex capitano nerazzurro ha parlato prima della gara contro la Roma delle scelte di Antonio Conte

Eva A. Provenzano

Beppe Bergomi, ex capitano nerazzurro, in studio a Skysport, ha parlato della gara tra Roma e Inter che si gioca all'Olimpico. Questa l'analisi nei minuti che hanno preceduto il fischio d'inizio: «Mi stupisce Brozovic alle spalle delle due punte. Non l'ha mai fatto, poi manca chi costruisce gioco. Nella mia testa l'incursore è Barella. Il croato lo ha fatto nei primi anni di Inter ma era indisciplinato: lui è imprevedibile, può fare la giocata o sparire dal campo.  È un'idea che voglio vedere. Sicuramente Barella era il giocatore giusto per giocare lì. Brozovic-Eriksen? Il danese si impegna ma deve dare di più. È un giocatore che non lo so se riesce a dare qualcosa di più. Caratterialmente è questo: ha dei colpi e continuo a ripetere che il nostro campionato è diverso rispetto a quello inglese. I giocatori di qualità andati via nel nostro calcio in Premier sono diventati straordinari perché giocano liberi, non hanno pressioni. Qua marcano ad uomo e trovare spazio è difficile. Spero per l'Inter che si adatti perché l'Inter ha fatto un grande investimento». 

-Cosa sarebbe successo se Sanchez fosse stato a disposizione sempre? 

Credo che con Lautaro abbiano combinato bene. Non ha più la velocità dei tempi dell'Udinese ma c'è la qualità. E se Martinez è meno egoista ma cerca scambi con lui e i centrocampisti funzionano bene. Poi il titolare è Lukaku.

-Impegno più difficile per Inter o Lazio? 

L'impegno più difficile ce l'ha l'Inter che gioca con la Roma: i giallorossi devono tenere dietro il Milan. 

-Sei entrato nella Hall of fame dell'Inter? 

Ringrazio i tifosi che votano. A distanza di tanti anni nel decennale del Triplete hanno scelto me, ero sempre arrivato secondo dopo Zanetti e Facchetti. Questa volta è toccato a me. Ho esordito a 16 anni e un mese. 

-Basta qualche innesto per avvicinare l'Inter alla Juve? 

Serve un campione che faccia crescere gli altri. Come con noi ha fatto Matthaus, qualcuno che trascini la squadra. Con il Partizan stavamo perdendo, ero in pensiero. Si è avvicinato e mi ha detto, non ti preoccupare entro e faccio gol. Ha fatto davvero gol.

-Vedi bene Lukaku con Dzeko?

Dzeko è un giocatore intelligente ma se devo scegliere un giocatore vicino a Lukaku preferisco un brevilineo. Difficile fargli fare la panchina a Dzeko. 

(Fonte: Skysport)

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