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Berti: “Inter, voto Akanji. Skriniar non si tocca, Bremer a funghi! Acerbi…”

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Le dichiarazioni dell'ex calciatore nerazzurro sul mercato e sul campionato in vista del big match contro la Lazio

Alessandro De Felice

"Con tutto il rispetto per Acerbi, io voto Akanji e pure Chalobah".Nicola Berti, ex centrocampista dell'Inter, non ha dubbi sul tema difensore. L'ex calciatore ha parlato dei nerazzurri ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport.

Berti, prendiamola larga. Anche lei, come Adani, ritiene che per 65 milioni sarebbe stato giusto cedere Skriniar?

"Non scherziamo! Milan non si tocca, di sbagliato ha soltanto il nome. Al di là della sua forza, è fondamentale il terzetto che da tre anni protegge Handanovic. Se l’Inter vuole rimanere protagonista non può prescindere da Skriniar, De Vrij e Bastoni".

Bremer sembrava il sostituto designato di Skriniar. Anche lei non ha gradito che il brasiliano sia andato alla Juve?

"Macché. Se resta Skriniar, Bremer per me può anche andare a funghi nel Torinese!".

Va comunque sostituito Ranocchia.

"Un abbraccio ad Andrea, un ragazzo d’oro e un grande interista. Ho saputo dell’infortunio di Napoli e sono davvero dispiaciuto. Uomini spogliatoio come lui ce ne sono pochi".

Per sostituirlo, punterebbe su Akanji o su Acerbi? Oppure su Chalobah che risale nelle preferenze?

"Sullo svizzero, che è forte ma soprattutto molto più giovane. Per questo andrebbe bene anche Chalobah. Nel Borussia e in nazionale Akanji gioca sempre, è solido e ha esperienza internazionale. Non dimentichiamoci che con la Svizzera ci ha negato il Mondiale. Magari non vale i tre titolari, ma è appena sotto".

La differenza dunque per lei la fa l’età e non il malcontento già espresso da alcuni tifosi nei confronti di Acerbi?

"So che qualcuno non dimentica il passato milanista di Acerbi, ma si parla di tanti anni fa e si passa sopra a cose ben più serie. Anche perché parliamo di un grande professionista".

C’è chi, più delle stagioni in rossonero, ad Acerbi non perdona quell’errore e quel sorrisino dopo essersi fatto beffare da Tonali in uno snodo cruciale della lotta scudetto.

"Non scherziamo, di sorrisini in campo ne facevo anche io. Evitiamo strumentalizzazioni".

Più in generale, come ha visto l’Inter nelle prime due uscite ?

"Bene, pur tenendo conto delle avversarie. Venerdì, dopo la sfida in casa della Lazio, ne sapremo sicuramente di più".

Vede i nerazzurri favoriti per lo scudetto o crede che ci siano rose superiori a quella nerazzurra?

"Ci sono cinque squadre più o meno sullo stesso piano e questo renderà il campionato davvero avvincente. Mi riferisco a Inter, Juve, Milan, Napoli e Roma. Poi ci sono Atalanta, Fiorentina e Lazio, quindi una discreta differenza con il resto del gruppo. Ecco perché gli scontri diretti, tra cui la prossima sfida dell’Olimpico, diventano ancora più importanti".

Malgrado i paletti finanziari, l’Inter sulla carta appare rinforzata. Però ha perso Perisic.

"Ivan è difficilmente sostituibile. Però Dumfries a destra può crescere ancora del 20-30% e a sinistra punto sul ritorno del vero Gosens e sul piede magico di Dimarco, interista vero".

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