Il tema più caldo in questi giorni in casa Inter riguarda il futuro di Hakan Calhanoglu: il centrocampista turco in questi anni è stato una delle colonne della formazione nerazzurra, ma il corteggiamento del Galatasaray non lo sta lasciando indifferente. Per questo motivo occorre ora interrogarsi: superati i 30 anni di età e con una stagione caratterizzata da qualche acciacco fisico di troppo, converrebbe o meno privarsi di uno come il numero 20 interista?


ultimora
Inter, ma conviene vendere Calhanoglu? Pro e contro di una sua eventuale cessione
Perchè sì
—Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Calhanoglu regista fu un'invenzione (azzeccatissima) di Inzaghi. Con l'addio all'Inter di Simone, qualcosa potrebbe essere cambiato anche nella testa di Hakan che come tutta la squadra ha vissuto drammaticamente la serata del 31 maggio scorso a Monaco di Baviera. Il timore di ripartire più scarichi rispetto a prima, soprattutto a causa della seconda occasione in 3 anni mancata all'ultimo passo in Champions League, c'è e rischia di comprometterne il futuro nerazzurro.
Poi ci sono le questioni tecniche. In primis di campo: il rendimento di Calhanoglu nell'ultima stagione è nettamente calato rispetto a quella precedente, sono aumentati i problemi fisici del centrocampista che mai come quest'anno si è ritrovato tanto in infermeria e l'età è avanzata oltre i 31 anni. L'ingaggio del turco, poi, è altissimo - 6,5 milioni netti a stagione che a bilancio ne pesano circa 12 - e l'Inter in questo senso potrebbe "liberarsi" di uno stipendio in controtendenza con la nuova politica sul mercato di Oaktree. Tema certamente non meno importante è il contratto. La scadenza con i nerazzurri è fissata per il 30 giugno del 2027. Tradotto: o si monetizza con una cessione in questa sessione di mercato (che diventerebbe una plusvalenza totale essendo arrivato nell'estate del 2021 a parametro zero dal Milan), o dal prossimo gennaio in poi diventa complicato richiedere i 30-40 milioni che l'Inter pretende oggi".
Perchè no
—"L'altra faccia della medaglia porta almeno altrettanti pensieri sulla bilancia. Quando Calhanoglu è rimasto fuori per infortunio, la sua assenza (unita all'apporto spesso scarso di Asllani, unico sostituto non adattato e per di più sull'uscio di viale della Liberazione) si è sentita particolarmente. E già solo per questo motivo è lecito porsi una domanda: l'Inter può davvero rinunciare al suo regista principale? In squadra non c'è un profilo "in cabina" all'altezza di Hakan, che d'altro canto potrebbe pure aver smaltito la cocente delusione di Monaco per ripartire ancora più forte e agguantare quel traguardo che tanto ha fatto patire gli interisti negli ultimi anni.
Poi c'è un fattore ambientale: restando all'Inter, Calhanoglu potrebbe agevolare il processo di ambientamento dei vari nuovi acquisti che si candideranno per prendere il suo posto - Sucic su tutti e poi di chi arriverà dal mercato - in modo da non lasciare scoperto un ruolo troppo importante e soprattutto delicato".
© RIPRODUZIONE RISERVATA