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Caressa: “Inter ha pagato queste due narrazioni! E abbiamo esagerato a dire che…”

Marco Astori Redattore 

E c'è un'altra narrazione che il mio amico Beppe Bergomi contesta da due anni e che ha la sua motivazione: quella delle due squadre una più forte dell'altra. Non è così perché due anni ad una certa età influiscono sul rendimento e perché tutte hanno due squadre, tutti hanno i doppioni in rosa: ma quello che conta è la distanza di livello tra uno e l'altro. L'Inter ha avuto delusioni, ma quando per anni devi comprare per forza per motivi di bilancio a parametro zero, per forza vai incontro a delusioni: a volte becchi giusto, a volte becchi giocatori in parabola discendente come Taremi, che viene da una stagione disastrosa.

Se levate Lautaro e Thuram, c'è Arnautovic che ha dato un pochino di più, ma da Correa non ha avuto niente. Non si può dire che le riserve fossero forti come i titolari. Asllani buon giocatore, ma non c'entra niente con Calhanoglu. Frattesi non gioca come Mkhitaryan: se gioca Frattesi e non l'armeno, non è la stessa cosa. Zielinski veniva da momenti difficili anche fisicamente, ha dato qualcosa in Champions ma pochissimo in campionato.

Ecco, De Vrij-Acerbi è la soluzione che ha funzionato meglio: ma anche Darmian che ha giocato benissimo non è lo stesso giocatore che è stato Dumfries quest'anno. A sinistra, invece, Carlos Augusto ha fatto bene quando è mancato Dimarco, che per me ancora non sta bene: anche Bisseck è forte, ma non vale Pavard e Bastoni. Non è vero che c'era una seconda squadra forte come la prima, non è così: c'è stata una narrazione che abbiamo esagerato. Ed è questa anche la motivazione per cui l'Inter fa un po' fatica", ha concluso.