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Repubblica – Una carta segreta per Mandragora: nuovi guai per la Juventus

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Nell'edizione odierna, Repubblica fa il punto sull'inchiesta sui bilanci della Juventus

Gianni Pampinella

Nell'edizione odierna, Repubblica fa il punto sull'inchiesta sui bilanci della Juventus. Il quotidiano parla di una carta segreta per Mandragora che rappresenta un altro problema per il club bianconero. "Accordi segreti, non depositati in Lega, non solo sulle manovre stipendi, ma anche dietro alle cessioni dei calciatori ad altri club, utilizzati un po’ come fossero “banche” per far quadrare i conti della Juventus. È questo il sospetto della procura di Torino che sta continuando ad ascoltare testimoni a un mese dall’udienza preliminare fissata per il 27 marzo. Emerge ora un nuovo filone di accertamenti sulle plusvalenze nell’inchiesta Prisma, che ha portato i vertici del club bianconero ad essere accusati di falso in bilancio e false comunicazioni al mercato".

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"L’indagine è chiusa, ma questi elementi potranno portare a contestazioni suppletive al momento del processo. Partendo dalla mail del 10 luglio 2020 in cui il dirigente Claudio Chiellini riportava i debiti con le altre società, arrivando a battere un conto finale di “30 milioni più agenti”, i pm hanno voluto scavare su alcuni rapporti di partnership, tra cui quelli con l’Udinese per 26 milioni di euro. Per i pm ci sarebbero delle “side letter” sottoscritte solo dalla Juventus dietro ai famosi “impegni morali” di cui parlò l’ex ds Paratici. Nel mirino è finita così la “girandola” di Rolando Mandragora".

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"Il centrocampista a luglio 2018, dopo due anni alla Juve, era stato acquistato per 20 milioni dall’Udinese, fruttando una plusvalenza di 13,7 milioni. Il 23 giugno il calciatore si era infortunato a un ginocchio, e il 3 ottobre era stato ricomprato a un prezzo di 10 milioni più 6 di bonus dalla Juve, che lo aveva lasciato però in prestito al club friulano. Per riprenderlo la Juve aveva esercitato poi un’opzione di riacquisto, la cosiddetta “recompra”, norma che permette di inserire a bilancio la plusvalenza. La procura sospetta però che si trattasse di un obbligo di riacquisto mascherato dalla Juventus, che avrebbe dovuto riacquistarlo a 26 milioni, e che non sarebbe quindi nemmeno stato del tutto onorato".

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"In procura sono stati ascoltati come testimoni Mandragora, suo padre (come agente), e ieri anche il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia (indicato tra coloro che avrebbero partecipato alla famosa cena con Gravina organizzata da Andrea Agnelli). I pm venerdì scorso hanno anche cercato conferme da Maurizio Lombardo, dirigente della Roma che, nel passato alla Juventus, si era occupato dei contratti di cessione dei calciatori".

"Non solo l’Udinese. Altre contro- scritture non depositate in Lega riguarderebbero debiti con l’Atalanta per 14,5 milioni di euro non messi a bilancio. Tra le prove, una scrittura tra Percassi e Paratici del 3 settembre 2020. E gli impegni di riacquisto non federali, secondo gli investigatori, avrebbero riguardato i calciatori Mattiello (per 4 milioni), Muratore, (4 anche lui), Caldara (3,5) e Romero (3 milioni)". 

(Repubblica)