Benoît Cauet ha allenato il Berrichonne per alcune settimane. È stato in quel momento che ha visto in azione il nuovo attaccante dell'Inter, Ange-Yoan Bonny. Intervistato da Footmercato, l'ex centrocampista nerazzurro racconta i progressi dell'attaccante." "L'ho allenato due o tre volte. Non voleva firmare il contratto da professionista con il club, ma mi ha davvero impressionato per le sue qualità. Era molto giovane. Eppure, era molto a suo agio con la palla. Quando l'ho visto in allenamento, sono rimasto colpito. Già da giovanissimo, aveva qualità che avrebbe potuto dimostrare in seguito. Umanamente, era una persona molto aperta al dialogo e ai consigli. Era un vero lavoratore, non sono sorpreso dai suoi progressi".


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Cauet: “Ho allenato Bonny e vi dico che mi ha impressionato. All’Inter pressione diversa, ma…”
"Ero già impressionato la scorsa stagione. La Serie B è un campionato molto difficile in Italia. Tuttavia, aveva già le qualità per giocare in Serie A. Ha dimostrato una grande intelligenza nell'entrare in partita. Al Parma sapeva come farlo ed è diventato rapidamente essenziale per la sua squadra. Ha confermato tutto ciò che ci si aspettava da lui. Per la sua età, è molto forte tecnicamente e potente nei duelli. Sa giocare molto bene con gli altri ed è molto generoso. Ha sviluppato le sue qualità anche in Serie A ed è persino riuscito a essere ancora più prolifico in un club che ha faticato a salvarsi. Questo è promettente per il futuro".
"Ritroverà il suo allenatore a Parma, Chivu. È un'ottima cosa, soprattutto perché è un allenatore che conosce i giovani. Sarà già preparato tatticamente, a differenza dei suoi nuovi compagni di squadra, il che potrebbe essere un vantaggio. Dopo l'Inter, è un altro livello rispetto a qualsiasi cosa abbia sperimentato in passato. La pressione è ovviamente diversa. Ciononostante, ha questa capacità di adattamento e di rendimento. Dovrà adattarsi rapidamente ai meccanismi di un grande club. Al Parma, è riuscito a dare il massimo quando molti non se lo aspettavano. Era un ragazzo che poteva arrivare molto in alto, ce ne siamo resi conto tutti appena lo abbiamo conosciuto da vicino. Perché la sua testa gira proprio bene. Da quel momento in poi, ha tutte le potenzialità per lasciare il segno, indipendentemente dal club".
(Footmercato)
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