Dalle colonne del Corriere della Sera, Paolo Condò ha parlato di Francesco Pio Esposito. Il giovane attaccante è stato protagonista di una grande prestazione contro il River Plate. "Francesco Pio Esposito ha segnato il gol dell’1-0 al River Plate con una naturalezza che ci ha spinto subito a ripescare le 19 reti realizzate quest’anno in serie B per lo Spezia: viste a spizzichi settimana dopo settimana dicevano qualcosa, viste a raffica comunicano assai di più. Comunicano fondamentali. Esposito è già un ottimo colpitore di testa, ha gioco facile col piede destro come si è notato a Seattle, ma se la palla gli capita sul sinistro non perde tempo a circumnavigarla per calciare col suo piede: si adatta, e fa comunque gol".

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Condò: “Pio Esposito è un talento. Deve crescere senza più giri di prestiti. Da tempo…”
"Da tempo gli osservatori sostengono che il più giovane dei tre Esposito sia il meglio dotato, il gol al River è un test attitudinale al grande palcoscenico superato a pieni voti. Il percorso corretto prevederebbe a questo punto il suo inserimento nel quartetto offensivo dell’Inter 2025-26, perché Pio è del 2005, compie 20 anni proprio domani, e i suoi coetanei forti già decidono le finali di Champions (Doué), sono i fari di grandi club (Yildiz) o magari sfasciano la nostra nazionale (Nusa), per tacere del fatto che a un 2006 ancora in via di sviluppo (Endrick si vede poco…) ha fatto seguito un 2007 targato Yamal, e ricco anche di Cubarsi, Rodrigo Mora, Estevao e Mastantuono".
"È giusto che Esposito non venga prestato in giro, l’Inter deve ringiovanire, e insomma questo è il suo momento. Dopo il superlavoro dell’anno scorso, dovuto al flop delle alternative, Lautaro e Thuram sono ansiosi di trovare un’altra spalla affidabile. È in arrivo Bonny, si parla molto di Hojlund, ma Seattle potrebbe aver riscritto e semplificato le gerarchie. Se hai il talento che sembra, e un allenatore come Chivu che non rifugge i giovani, a 20 anni devi competere per il posto in una squadra che gioca la Champions, perché è con il confronto al massimo livello che i fondamentali si evolvono in virtù".
(Corriere della Sera)
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