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Condò: “Il Barcellona non cambierà pelle a San Siro. Quando l’Inter l’incrocia…”

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Il giornalista ha parlato della vittoria col Lecce ma ha posto soprattutto l'accento sulla prossima gara, quella contro i blaugrana
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Paolo Condò, giornalista di Skysport, ha analizzato la vittoria dell'Inter contro il Verona e si è soffermato nel post partita anche della prossima gara che attende i nerazzurri, quella contro il Barcellona che vale la finale di Champions. «Il Napoli ha superato contro il Lecce la prova più complessa del suo calendario. Ora ha due gare in casa e a parma può giocarsi il bonus del pari. L'Inter ha fatto quello che doveva e poteva fare e ha riavviato una dinamica dopo due sconfitte, contro Bologna e Roma, in campionato e due gare senza gol dopo i tre fatti al Barcellona, ha segnato su rigore, ha fatto riposare i suoi calciatori», ha sottolineato.

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«Il Barcellona è stato invece costretto a far entrare alcuni protagonisti nella gara di campionato, Yamal, De Jong e Rafinha. Dietro a Lewandowski Torres che ha fatto venti gol. Arsenal massacrato da infortuni degli attaccanti ma ha sempre qualcuno da impiegare. Il PSG ha diversi ricambi. Gonzalo Ramos non gioca mai, pagato 90 mln. La differenza in questa Inter non è nei primi 11, ma in quelli che arrivano dopo», ha aggiunto il giornalista.


Grande spirito Inter a Barcellona

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«L'Inter a Barcellona - ha concluso Condò - è scesa in campo senza paura, calcolando che ha una linea alta il Barcellona e che l'Inter ha rimpianti nella gara di andata, non solo per il fuorigioco, ma perché ogni volta che ribaltava il fronte diventava pericolosa, il Barça non cambierà pelle giocherà così. Non difenderà bassa, non è nella sua natura. Nel secondo tempo fioccavano le occasioni per l'Inter perché è calata l'intensità dei blaugrana anche per l'impegno avuto col Real Madrid in Coppa del Rey. Non è casuale che arrivi a Barcellona-Inter pensando chissà cosa accadrà e alla fine i nerazzurri, nel 2010 vanno in finale, nel girone del 2023 pareggiano 3 a 3 e incassano il pari solo mollando dietro nel finale e all'andata pareggi e hai pure il rimpianto. Quando questi due tipi di calcio si incontrano non soccombe quello dell'Inter, speriamo che questo si ripeta anche al ritorno».

(Fonte: Sky)