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Inter, da Lukaku alla variabile Eriksen: Conte e la missione Napoli. GdS: “Da Appiano raccontano…”

Il punto da Appiano Gentile in merito alle ultime sui nerazzurri

Matteo Pifferi

Da Lukaku ad Eriksen passando per i punti fermi Brozovic e Handanovic, fino a Conte: l'Inter si appresta a ripartire e il countdown si avvicina, in attesa di capire il giorno esatto della sfida contro il Napoli in Coppa Italia.

LUKAKU - Uno degli insostituibili di Antonio Conte è proprio Romelu Lukaku, voluto a tutti i costi dal tecnico salentino: "Ha fatto gol alla prima di Serie A, di Coppa Italia e di Europa League e visto che la sfida di Napoli segna un nuovo inizio Romelu Lukaku si candida a essere ancora una volta l’uomo decisivo dell’Inter. Niente di nuovo: è successo molto spesso in questo primo anno interista dell’ex United e i 23 gol segnati dimostrano che Big Rom veste bene i panni del trascinatore. I mesi lontano dal campo non sono stati facili, la paura per il virus non è del tutto sparita, ma adesso il solo obiettivo è la ripresa", spiega la Gazzetta dello Sport, che evidenzia come Conte si aspetta che Lukaku "diventi spietato" anche nelle partite più importanti.

ERIKSEN - "E se a Napoli Eriksen giocasse dal primo minuto? Guai a stupirsi, perché l’8 marzo è lontano davvero anche se in calendario è l’ultima partita giocata dall’Inter", sottolinea la Rosea che spiega come il danese stia bene e ora sia fisicamente pronto. "Antonio Conte ci pensa, tra un allenamento e l’altro, dentro pensieri che cominciano a farsi rivolti proprio a un avversario specifico. Non va sottovalutato un particolare: il ritorno di Coppa al San Paolo è partita da dentro o fuori. E se le condizioni fisiche da entrambe le parti non potranno essere evidentemente al top, avere in campo un calciatore in grado di risolvere la partita con un tocco - magari un calcio piazzato - può essere un’arma determinante. Eriksen è davvero la variabile che può scombinare i piani tattici preordinati. Anche quelli dell’avversario, certo. E sarebbe anche un segnale di fiducia estrema nei confronti del centrocampista, che tra febbraio e marzo è stato lasciato fuori da tutti i big match, andata col Napoli compresa. Ma ora il gap fisico con i compagni non c’è più: Eriksen non vede l’ora", commenta la Gazzetta.

RIVINCITA - L'Inter, dopo lo stop per il Coronavirus, è ripartita con una nuova preparazione con Conte che ha coordinato le sessioni con carichi di lavoro graduali, ma sempre crescenti, e personalizzati per tutti i giocatori. "Antonio Conte ha cambiato il calendario: maggio e giugno come fossero luglio e agosto, Appiano come Lugano. E il gioco è fatto: il lavoro atletico studiato in queste settimane, raccontano da Appiano, è stato persino più intenso di una normale preparazione, perché in effetti più lungo è stato lo stop rispetto a quello naturale di una fine di campionato qualsiasi. [...] Conte è chiamato a una partenza accelerata, cosa che gli è riuscita abbastanza spesso in carriera. Ed è chiamato anche a cambiare il rapporto con una competizione che in Italia non gli ha mai regalato troppe gioie. Con la Juventus in panchina non è mai riuscito a vincere la Coppa Italia. E una finale andò di traverso per colpa di Cavani e del Napoli. Tutto torna, nella vita. Cavani è oggi un obiettivo di mercato dell’Inter. E il Napoli è, otto anni più tardi, l’occasione per prendersi una piccola grande rivincita. Oltre che per avvicinare l’Inter a vincere un trofeo, cosa che ai nerazzurri non accade ormai dal 2011", commenta la Rosea.

CERTEZZE - Ci sono giocatori che, per Conte, sono imprescindibili: da Handanovic fino a de Vrij e Skriniar fino a Brozovic e Barella, quest'ultimi due che rappresentano il cuor della squadra. Conte si affida a loro per cercare la rimonta di Napoli e ripartenza sprint in campionato che possa cambiare le gerarchie attuali, che vedono Juve e Lazio lottare per lo Scudetto. E il fatto di avere tutta la rosa a disposizione è un'arma in più per il tecnico nerazzurro.

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