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Getty Images
Mimmo Criscito ha parlato in un'intervista a La Gazzetta dello Sporte si è soffermato sul caso di calcioscommesse che lo aveva visto coinvolto nel 2011. A Coverciano la Polizia arrivò per perquisire la sua stanza. Il giocatore, che era destinato a giocare l'Europeo del 2012, è stato subito escluso dalla lista dei convocati. E dopo aver perso quell'occasione è stato completamente assolto.
«Ero a Coverciano, erano le sei di mattina, arrivò la polizia, in stanza stavo con Ranocchia, non capivo cosa stava succedendo. Pensai che fosse successo qualcosa di brutto a mio figlio, aveva sei mesi. Nello stesso momento gli agenti entravano a casa mia, c’era mia moglie Pamela, aveva ventuno anni. In quei giorni mi crollò il mondo addosso. Lei mi è stata accanto, sono diciotto anni che stiamo insieme, abbiamo tre figli, siamo felici, ma ne abbiamo passate, eh...», ha sottolineato l'ex calciatore.
«Cosa pensavo? Due cose. La prima: sono innocente, e alla fine avrò ragione. La seconda: se qualcuno vuole fregarti, ti frega. E tu non puoi fare niente. Però è stata una storia lunga, che mi ha tolto l’Europeo del 2012 e mi ha tolto la serenità», ha concluso.
(Fonte: gazzetta.it)
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