Sei maggio 2025. Una data che sembrava l’inizio di un nuovo capitolo glorioso nella storia nerazzurra, e che invece oggi rappresenta la prima scena di una tragedia sportiva. La notte di Inter-Barcellona resterà per sempre nella memoria dei tifosi come una delle serate più elettriche di San Siro, ma anche l'inizio di un declino terminato con la finale di Champions. Cosa è successo in 55 giorni?
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Gds – Il crollo dell’Inter in 55 giorni: cosa è successo. Ancora oggi nessuno riesce a…
"Cinquantacinque giorni dopo quella magica serata con il Barcellona ospite a San Siro, il mondo nerazzurro si è letteralmente capovolto. E i "tituli" sono rimasti lì fermi, a quota zero, nonostante l'Inter avesse ben 5 competizioni da cui trarne almeno uno", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"È vero che la stagione è stata lunga, faticosa, logorante, ma l'Inter partiva con la rosa più forte in Italia e arrivava da una crescita notevole in Europa. Ritrovarsi oggi a discutere di quello che avrebbe potuto essere, e invece non è stato e non sarà, già in partenza è la sconfitta più deludente di tutte. Ma come ha potuto crollare così vertiginosamente una squadra che fino a nemmeno due mesi fa era in corsa sulle competizioni più prestigiose, ritrovandosi spaccata in due? Inter-Barcellona è stata la più grande illusione nella storia recente dei nerazzurri".
"In casa Inter ancora oggi - a più di un mese di distanza - nessuno riesce a spiegarsi la serata di Monaco. Un approccio disastroso, la peggior partita della stagione, paura, espressioni intimidite e nient'altro. Un 5-0 non si può neppure commentare. Sembrava solo il finale perfetto per una tragedia. E invece - sembra incredibile ma è così - tutto è andato ulteriormente peggiorando: i dubbi di Inzaghi, l'addio di Simone per trasferirsi all'Al-Hilal con cui (lui sì) giocherà i quarti del Mondiale per Club, le polemiche, le accuse, il prolungato tentativo di strappare Fabregas al Como, il due di picche incassato da Cesc e la scelta Chivu in extremis. Che, però, non è (ancora?) riuscito a trasformare la fragorosa caduta in una lenta risalita".
(Gazzetta dello Sport)
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