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Protesta Curva Nord, Caravita: “In tanti senza biglietto pur avendone diritto. E le agenzie…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
Sotto la sede della società, a via della Liberazione, i tifosi nerazzurri si sono ritrovati per protestare per la mancata assegnazione dei codici del biglietto per la finale

I gruppi della Curva Nord, questo pomeriggio, si sono radunati in via della Liberazione, davanti alla sede dell'Inter (controllata in ogni angolo dalle forze dell'ordine) per protestare contro il mancato invio dei codici dei biglietti agli abbonati al secondo anello verde. Hanno chiesto di parlare con la società, ma non sono stati accontentati. Tra di loro c'era Franco Caravita, capo ultras storico della Nord, che ha parlato con i giornalisti insieme all'avvocato Perlino, ha parlato anche ai microfoni dei giornalisti.

«Siamo rimasti tutti senza biglietti, in tanti pur avendone diritto. Le agenzie e i bagarini hanno biglietti in mano e li rivendono a 4000 euro e noi siamo senza. Poi danno dei bagarini a quelli della curva», ha spiegato Caravita. «Io devo fare il poliziotto per chi? Con la tessera del tifoso la società può controllare chi è 'daspato' e chi no. Se sono qua con tutti i tifosi, non siamo solo ultras, ho 50 anni di Curva, andiamo a lavorare. I malandrini e i mafiosi ve li inventate e quelli che non sono inventati sono in galera. Abbiamo preso le distanze perché quella gestione non fa parte della nostra storia. C'erano 18mila biglietti a disposizione e ne sono arrivati quasi grave. Ma visti gli abbonamenti queste persone hanno diritto ad averli. C'è anche gente tesserata da poco che i codici li ha avuti», ha aggiunto.

Alla fine l'incontro con la società nerazzurra non c'è stato e i tifosi sono tornati pacificamente a casa ribandendo con i cori che andranno comunque a Monaco a seguire l'Inter.

(Fonte: FCINTER1908.IT)