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Da Perisic a Brozovic e Sensi: l’Inter di Conte prende forma. L’ex ct vuole una squadra di granatieri

Il tecnico dell'Inter sta trasmettendo le sue idee alla squadra

Andrea Della Sala

La prima Inter di Conte ha fatto già intravedere le idee e quelle che sono le richieste del tecnico ai suoi giocatori. Squadra corte, pressing alto, riconquista immediata della palla e verticalità. Sono queste alcune delle peculiarità del gioco di Conte che già si sono potute intravedere nella sfida contro il Lugano.

"Metodi da Marines che danno frutti anche nel breve periodo. Domenica a Lugano si è avuta una prima razione dell’Inter secondo Conte: Perisic ha saputo immediatamente cambiare il chip, si è calato nel ruolo di esterno a tutta fascia e ha macinato chilometri grazie al fisico da decatleta che si ritrova (l’amichevole è stata filmata e vivisezionata dallo staff per fotografare lo stato di salute della truppa dopo la prima tranche di lavoro). Brozovic ha smistato la palla con maggior velocità rispetto ai tempi spallettiani, anche grazie alla presenza di un altro palleggiatore al suo fianco, ovvero Stefano Sensi. Il che renderà la manovra più asciutta e verticale", spiega Tuttosport.

SALTATORI - "Un capitolo a sé merita la cura per le situazioni da palla inattiva che nel disegno tattico di Conte sono fondamentali per fare la differenza. L’ex ct vuole una squadra di granatieri: gli obiettivi principali per l’attacco sono Lukaku e Dzeko, Gagliardini e Vecino troveranno alternativamente sempre posto in squadra e i difensori centrali (Godin, De Vrij e Skriniar) dovranno diventare un fattore pure nell’area avversaria. Quanto sia accurato il lavoro fatto dallo staff sulla squadra è dimostrato dalle indicazioni appicicate con lo scotch sulla porta dello spogliatoio, per far sì che i giocatori, anche prima di entrare in campo, potessero fare un breve ripasso di quanto provato negli allenamenti top secret condotti a Lugano". 

TIRATORI - "Conte, nel “bigino” riservato alla squadra, ha liofilizzato le posizioni da tenere nei calci piazzati a favore da destra (nessuna differenza che fossero angoli o punizioni) e da sinistra. Tiratori scelti sono stati indicati Brozovic (da destra) e Perisic (da sinistra). Conte si è raccomandato che in battuta ci fossero sempre due giocatori, nella fattispecie sempre Esposito, chiamato a “raddoppiare” sia a destra, sia a sinistra e ha chiesto un presidio militare dell’area avversaria, con cinque saltatori, ovvero tutta la batteria dei centrali (a Lugano c’era D’Ambrosio, nell’Inter titolare Godin, altro specialista nel ruolo), il centrocampista più fisicato (Gagliardini o Vecino) e la prima punta. A presidiare le zone al limite dell’area Perisic e Sensi per i calci piazzati da destra e Sensi e Brozovic per quelli da sinistra. Il triangolo è completato da Candreva come vertice basso, l’uomo deputato a stoppare in velocità le possibili ripartenze avversarie, ma pure un giocatore in possesso della qualità nel palleggio per riavviare immediatamente il giro palla. Atteggiamento tattico che mostra quanto Conte voglia che la squadra sia aggressiva nelle situazioni di palla inattiva: la sua sarà forse la squadra più alta della Serie A e quello deve diventare un fattore per raccogliere più punti possibili, trasformando in risorsa ciò che nell’ultimo campionato è stato un problema", aggiunge il quotidiano.

https://www.fcinter1908.it/primo-piano/conte-cambia-il-chip-dellinter-pressing-alto-ma-non-solo-svolta-radicale-nello-stile-di-gioco/

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