ultimora

Dalila Stramaccioni: “Che giorno triste. Amatrice distrutta, era la mia terra. Volevo…”

Eva A. Provenzano

La moglie dell'ex allenatore nerazzurro, in un post su Instagram, racconta tutto il suo dolore per il terremoto che ha colpito il centro Italia

Dalila Stramaccioni, moglie di Andrea, ex allenatore dell'Inter, su Instagram ha avuto modo di esprimere tutto il suo dolore per quanto successo in queste ore col terremoto nel centro-Italia. Lei, originaria del Lazio, ha raccontato il suo stato d'animo in un post: "Non sono solita scrivere e sopratutto condividere pubblicamente i miei stati d'animo in momenti di sconforto e tristezza..ma questa volta è diverso. Sono lontana da casa, da Roma, dal mio paese...e per tanti, troppi anni lontana dai posti che mi hanno visto nascere e in un certo senso crescere. Questa mattina ho appreso che#Amatrice la mia città natale e una vastissima zona intorno, compreso il paesino di mia nonna #roccasalli sono sotto le macerie... Ho trascorso in quelle terre racchiuse tra le montagne tutte le vacanze natalizie e invernali fino all'età di circa 10 anni... Avevo i miei nonni, le mie montagne, gli animali a cui dare da mangiare e i campi coltivati da seguire con la mia dolce nonnina ogni santa mattina. Ho trascorso tra Amatrice e Roccasalli le prime 18 estati della mia vita,senza saltarne una. L'estate iniziava a profumare di funghi galletti poi di porcini...c'erano le visciole, i frutti di bosco ovunque... le api che sembrava mi seguissero appena varcavo l'uscio...ma che miele dolce e profumato faceva mio zio! Tantissimi ricordi che custodisco gelosamente nel mio cuore... Con il tempo mi sono allontanata da tutto questo. Quando puoi scegliere dove trascorrere le vacanze la voglia di libertà ti porta lontano dalle radici. Le mete lontane ed esotiche ti fanno a tratti dimenticare quei luoghi che ti hanno vista correre spensierata...luoghi che ti hanno insegnato a giocare con la terra,con i sassi,con i fiori...

Quei luoghi oggi non ci sono più. Gli scorci che hanno riempito gli occhi durante la mia infanzia sono coperti di polvere e macerie. Le casette che hanno riempito i miei disegni al rientro dalle vacanze sono forse solo un ricordo. 

Arriva un terremoto e distrugge... La natura è anche questo. Si deve accettare e si accetta. La cosa che non riesco ad accettare e a perdonarmi e che lì io non ci torno da tanto tempo.Non ci ho mai portato mio marito e non ci ho potuto portare mio figlio... Bizzarro il destino. Proprio pochi giorni fa osservai quanto desideravo che la mia famiglia vedesse i miei luoghi,le mie radici. Sarebbe stato un gran regalo per Giulio. Non gliel'ho potuto fare... Per questo io oggi sono molto molto triste".