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Damascelli: “Uefa, vergogna senza limiti. L’Italia conta i morti, la Serie A gioca: degna di chi la governa”

L'editoriale del noto giornalista, che va all'attacco degli organi calcistici nazionali e internazionali

Alessandro De Felice

Tony Damascelli attacca duramente la Uefa e il calcio italiano. Nel suo editoriale pubblicato nell'edizione odierna di Tuttosport, il noto giornalista critica aspramente il 'modus operandi' del massimo organo calcistico europeo:

"Se il Cio ha rinunciato ai Giochi di Tokyo ecco che l’Uefa se ne infischia e non molla l’osso dei giochi di Nyon. Dunque Champions League e Europa League al posto dei cinque cerchi, la fiaccola olimpica passa di mano, i tedofori hanno spirito e volto meno innocenti, si gioca e basta, soprattutto si incassa. Non c’è limite al pudore e alla vergogna, al gruppo autonomi svizzero si affianca il corteo dei dirigenti del calcio italiano, irresponsabili ai massimi, per non dire ignoranti e incoscienti. Si consulta il calendario come si usava, un tempo, con l’Ogino-Knaus (non trattasi di una coppia di calciatori giapponesi e austriaci... ma di medici), si cercano date utili per riprendere gli allenamenti e poi disegnare i turni a concludere la stagione. Si sollevano dubbi infantili e si fa polemica condominiale, i portavoce sono anche portaborse, la Lazio strilla contro la Juventus, la Juventus finge di fregarsene, Cairo vuole che si chiuda tutto entro giugno, Gravina fa slittare il suddetto tutto ad agosto, Ferrero gracchia che il campionato è da cancellare, Cellino annuncia che il Brescia non si presenterà e mi sale l’angoscia di non vedere più Balotelli, De Laurentiis appoggia le tesi di Lotito mentre il governatore della Campania, il mitico De Luca è pronto ai lanciafiamme con chi osi mettere il naso fuori dai vicoli, i fuggiaschi, Higuain, Ibra e soci non danno segnali e si prenotano come ospiti alle prossime puntate di 'Chi l’ha visto?'. È il solito avanspettacolo dei nostri teatri, roba di provincia anche miserabile mentre il resto del Paese deve fare i conti con altre date, altri numeri, i morti, i contagiati, le bare, le mascherine. A questo punto faccio il tifo perché tornino in campo anche lunedì prossimo, alé, giocate, abbracciatevi, baciatevi, sputate, tossite, chissenefrega, i bilanci sono salvi, la classifica anche, lo scudetto andrà assegnato, le retrocessioni definite. Sarà un campionato memorabile, degno di chi lo gestisce, di chi lo governa".

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