fcinter1908 ultimora Esposito, muro Inter: Pio al centro del progetto. Chivu stravede. Se Lookman non è…”

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Esposito, muro Inter: Pio al centro del progetto. Chivu stravede. Se Lookman non è…”

Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 
Pio Esposito oggi è molto più di una promessa: è un attaccante che l’Inter ha deciso di blindare

Pio Esposito oggi è molto più di una promessa: è un attaccante che l’Inter ha deciso di blindare e chiudere le porte a tutte le squadre che hanno bussato.

"Nemmeno a tredici anni, quando per la prima volta ha incrociato il cammino con Chivu, si poteva pensare a uno sviluppo così prepotente. Faceva il trequartista, era cresciuto meno dei coetanei. Ha avuto un cammino da diesel, più lento ma inesorabile, fino a diventare il più alto di tutti, capitano della Primavera, non ancora un colosso nei muscoli, ma già un prospetto che ingolosì diversi ds. A La Spezia, ad esempio, dove lo hanno voluto e poi confermato, persino dopo una prima annata di transizione (ad essere buoni) con due sole reti. Tempo una primavera e i gol stagionali sono diventati diciannove", si legge sul Quotidiano Sportivo.

"Così l’Inter ha capito. Niente più prestiti, rinnovo di contratto fino al 2030 con aumento oltre il milione di euro l’anno e inserimento definitivo in rosa, come sostegno (al pari di Bonny) ai titolari Thuram e Lautaro per l’attacco. Le potenzialità del centravanti classe 2005 sono diventate chiare anche agli occhi fuori da Appiano Gentile. L’Atalanta ha provato a chiederlo come contropartita per Lookman: picche. Il Napoli ha fatto più volte presente il proprio gradimento. Al procuratore, Mario Giuffredi, mentre ancora l’Inter lavorava al prolungamento. Alla stessa società nerazzurra, prospettando offerte non troppo lontane da quanto i nerazzurri hanno messo sul piatto per tentare di strappare lo stesso Lookman. La risposta è stata la stessa data alla Dea".

"Se l’anglo-nigeriano non è arrivato a Milano è anche perché, nel corso del pre-campionato, Chivu e gli uomini mercato si sono convinti di essere sufficientemente coperti in attacco e un po’ meno negli altri due macro-reparti, difesa e centrocampo. Il tecnico stravede per Esposito, che ha allenato per anni a Interello, così come per Bonny, con cui ha lavorato a Parma e di cui ha richiesto i servigi (accontentato) una volta divenuto l’allenatore dell’Inter".

(Quotidiano Sportivo)