Qual è il suo apporto?
"Nel caso di Brozo ho contribuito a creare il personaggio simpatico, amato dalla gente, dai post esilaranti sui social. Su Milinkovic ho enfatizzato il suo lato da leader, il sergente. I giocatori devono metterci i contenuti, con le prestazioni. Io mi occupo solo di alzare il volume".
Che approccio porta dal mondo dello spettacolo?
"Il calciatore è un artista, e come tale è concentrato a perseguire la sua arte come unico obiettivo. Perciò se per lo stress scivola in alcuni comportamenti proibiti, come nell'ultimo periodo abbiamo visto, io parto dal presupposto che il manager sia responsabile. Nel mondo della musica se io faccio firmare un artista con Warner e poi è un flop, la colpa è anche mia. Nel calcio sembra sempre che non sia colpa di nessuno".
La squadra del cuore?
"L'Inter, che ti porta a tifare in maniera sofferente".
Il giocatore che sogna nella sua scuderia?
"Amo Leao, un giocatore pazzesco. Sa perché? Gioca ridendo, è felice. Poi è appassionato di musica, ha un grande brand da vendere".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA