"La noia è un fattore molto importante, soprattutto per ragazzi che non hanno sperimentato la piacevolezza dell'attesa perché tutti i loro bisogni sono stati soddisfatti prima ancora di trasformarsi in desideri - prosegue -. Nell'ambito di una vita emotivamente piatta, puntare, aspettare quei minuti per avere l'esito, perdere, riprovare, produce in loro un'altalena emotiva a cui non sono abituati e che dà dipendenza.
Una dipendenza da dopamina innescata dall'attesa: l'incertezza è un motore potente che determina una cascata dopaminergica". "La notorietà rende più difficile rivolgersi ai servizi pubblici. Si sentono maggiormente sottoposti a un pregiudizio morale. Ma si tratta di persone con le loro vulnerabilità. Il più delle volte quando arrivano a chiedere aiuto, ormai hanno alle spalle grossi guai sul piano economico e finanziario ma anche relazionale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA