
«Non possiamo avere società che entrano ed escono, o classifiche che saranno riscritte. Dobbiamo salvaguardare le competizioni. Io, da federazione, voglio poter esprimere il mio consenso nel momento in cui c'è un passaggio di quote, voglio approvarlo. È un qualcosa che avrà un impatto sulle norme del codice civile. Se questo non sarà consentito, chiederemo le dovute garanzie», ha sottolineato.
Sul ruolo della Covisoc ha spiegato: «Se c'è un organismo che non può essere sconfessato dagli organi della giustizia ordinaria è proprio la commissione di vigilanza. Lo dico perché continuiamo a lavorare con la stessa dedizione degli ultimi anni. Se dovesse arrivare una nuova agenzia, rispetteremo le leggi dello Stato».
Decreto Dignità
—Gravina si è soffermato sulla possibile cancellazione del “decreto dignità”, di cui si sta parlando nella settima commissione permanente del Senato, che attualmente vieta la pubblicità sulle scommesse: «Era nelle mie proposte. Sono convinto che il ministro sarà molto attento, conosce il nostro mondo, saprà interpretare nel miglior modo possibile le raccomandazioni del documento».
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