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Il nuovo Milan cinese vuole ripartire da Roberto Mancini. Dopo il closing…

Riccardo Fusato

In attesa del tanto agoniato closing, in casa Milan si cerca di programmare il futuro

In attesa del tanto agoniato closing, in casa Milan si cerca di programmare il futuro. Secondo Tuttosport, infatti, sono sempre più frequenti i segnali che indicano un avvicinamento di Roberto Mancini alla panchina rossonera. Un tecnico che, a suo tempo, si è molto identificato con la causa nerazzurra, soprattutto nel periodo post-calciopoli, più che nella sua ultima e sfortunata esperienza. Ma che da tempo, ormai, non perde occasioni per prendere le distanze dalla sua ex società. Ieri l’ultimo attacco frontale, probabilmente con Ausilio come obiettivo principale. Parlando a Sky Tg24, ha detto che: «La squadra ha ottimi giocatori, non so se si può dire altrettanto dei dirigenti». Un bel siluro: se dettato dal cuore o strumentale, lo scopriremo quanto prima. In questo senso si spiegano anche i dubbi che l’attuale allenatore, Montella, ha nei confronti della nuova dirigenza. Giustamente, ha detto e ribadito di voler capire quali sono i programmi: forse perché certe voci sono arrivate anche a lui, forse perché anche lui ha letto i complimenti sperticati di Mancini a Fassone e Mirabelli lo scorso 3 febbraio («Fassone è il top, è competente, sa di calcio ed è una persona per bene, un peccato mandarlo via dall’Inter. Mirabelli conosce benissimo i giocatori e ha il grande pregio di dirti sempre quello che pensa veramente anche se non ti piace») e vuole provare a capire che cosa possa esserci dietro queste singolari coincidenze. Certo, il tifoso milanista oggi è con Montella, che ha appena portato a segno il sorpasso sull’Inter in classifica: se anche il derby dovesse andare in un certo modo, allora sarebbe davvero dura far digerire una sua eventuale sostituzione. al tempo stesso, però, se davvero si dovesse arrivare a Mancini, significherebbe che i soldi davvero non mancano, al nuovo Milan.

(Tuttosport)