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Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Alex Frosio fa il punto sulla rosa dell'Inter. Il giornalista sottolinea quello che per lui è il punto debole della rosa di Chivu, ovvero il reparto difensivo. "Dunque l’Inter ha scelto di investire (quasi) tutto sull’attacco: dopo i 23 milioni spesi per Bonny, l’all-in su Ademola Lookman. Tralasciando il fatto che prendere un’altra punta - pur se della qualità indiscutibile come l’Ade atalantino - rischia di togliere eventuali spazi a un talento anche azzurro come Pio Esposito, con le solite conseguenze per la Nazionale, uno sguardo andrebbe dato anche più indietro".
"Nell’ultimo campionato, l’Inter ha subìto 8 gol in più del Napoli. D’accordo, la squadra di Conte è diventata un bunker: appena 27 gol incassati in 38 partite, contro i 35 dei nerazzurri. Che sono stati la seconda squadra meno battuta, con Juventus e Roma, ma hanno anche avuto il miglior attacco, con ben 20 reti in più rispetto ai campioni d’Italia (79 a 59). L’aritmetica elementare ribadisce: lo scudetto si vince in difesa. Come quasi sempre in Serie A. Fino ad aprile, quella dell’Inter è stata strepitosa a dir poco. In campionato ma soprattutto in Champions. I problemi sono cominciati con l’innalzamento del livello. Colpa della qualità degli avversari, sicuramente, ma anche di una tenuta ormai sfilacciata, fiaccata da tante battaglie".
"Il simbolo non può che essere Francesco Acerbi, totem insuperabile per mesi, eroe contro il Barça, infilzato poi dalle frecce parigine. Ace è una sicurezza ma va per i 38 anni, Darmian ne farà 36 a dicembre. Bisseck, il più giovane del reparto, ha giocato poco più della metà delle partite da titolare. Qualche considerazione andrebbe comunque fatta. Ed è stata fatta, visto che durante l’estate l’Inter ha valutato l’acquisto di Giovanni Leoni. Operazione lungimirante ma proprio per questo dispendiosa. E allora, se non ci fosse la possibilità di aggiungere un elemento lì dietro, deve metterci del suo Cristian Chivu. Il nuovo allenatore dell’Inter può cercare qualche accorgimento".
"Dosare meglio le energie nel corso della stagione - più minuti dall’inizio per Bisseck, per esempio? - oppure studiare un assetto per sollecitare di meno, o comunque in modo meno traumatico, il reparto arretrato. Tra gli esperimenti tattici su cui sta lavorando Chivu alla Pinetina, c’è quel 3-4-2-1 che aggiunge un trequartista - dunque un uomo d’attacco in più - ma nel quale potrebbe chiedere ai due mediani di restare più ancorati, evitando di scoprire il centrocampo ad assalti che finirebbero per stressare troppo la difesa. Sulla corsa lunga del campionato, sarà quella a decidere. Conte lo ha già capito da tempo".
(Gazzetta dello Sport)
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