01:35 min

ultimora

Inter-Bologna 6-1, Visnadi: “Vittoria pesante soprattutto per Inzaghi. Marotta…”

Matteo Pifferi

Gianni Visnadi, giornalista, ha commentato su il Giornale la vittoria dell'Inter per 6-1 sul Bologna a San Siro

Gianni Visnadi, giornalista, ha commentato su il Giornale la vittoria dell'Inter per 6-1 sul Bologna a San Siro:

"Prima ancora che col gioco, l’Inter batte il Bologna con la testa, riuscendo là dove finora non era mai riuscita, ovvero rimontare un avversario che le era sgusciato di mano al pronti-via. Finisce 6-1 come all’andata l’anno scorso (del ritorno non parliamo) ed è davvero tanta roba, forse troppa, pensando a come era cominciata la partita: nerazzurri (in giallo antinebbia, anche se in realtà piove) contratti e accartocciati in uno sterile palleggio a metà campo e Bologna dominante nel rubare palla e ripartire. E infatti a metà del primo tempo sembra che l’Inter stia per affondare. Con quanto successo da domenica sera in avanti, con la sconfitta di Torino ma più ancora con le accuse di Marotta a Inzaghi, si potrebbe ipotizzare di essere all’inizio della fine e invece in una manciata di minuti prima Dzeko trova il pareggio (gran giocata favorita dal pisolo collettivo dei difensori) e poi Dimarco il gol del sorpasso, su punizione dal limite, contestata dal Bologna"

"Già prima del riposo, Lautaro Martinez chiude infatti la questione deviando di testa un angolo di Calhanoglu. Bravo il Toro a sbucare all’altezza del primo palo in un’area zeppa di giocatori (coi bolognesi anche qui spettatori passivi). La ripresa non ha storia: traversa di Dzeko, poi prima doppietta per Dmarco (che oggi festeggia 25 anni e l’apice della carriera), quindi il rigore Var di Calhanoglu e il primo gol in campionato niente meno che di Gosens. Una lunga e festosa passerella scaccia Juve, compresi altri minuti di rodaggio mondiale per Brozovic"

"Vittoria pesante per l’Inter e soprattutto per Inzaghi. Certo, il Napoli resta lontanissimo e l’obiettivo è quello di non perdere ulteriore terreno nell’ultimo turno prima della sosta (non sarà semplice) per poi provare a cominciare la rimonta già dal 4 gennaio, quando Spalletti arriverà a San Siro con la sua banda a oggi di imbattibili. All’epoca, oltre a Lukaku, Inzaghi avrà anche Skriniar, che almeno per gennaio non sarà oggetto di mercato. Marotta conferma il rinnovo entro 7 giorni, poi a giugno si vedrà"