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"L'Inter non aveva mai subito un gol questa stagione nell'ultimo quarto d'ora. E proprio in quel momento la squadra si è abbassata troppo. L'altro appunto può riguardare la gestione della gara decisiva per il primo posto nel girone, contro la Real Sociedad, con Lautaro entrato solo al 25' della ripresa, troppo tardi per scalfire lo 0-0. In entrambi i casi però bisogna fare i conti con le opzioni alternative e l'obiettivo scudetto, che a dicembre non era così sicuro come oggi.
Dietro alla coppia Lautaro-Thuram (con il francese rallentato dall'infortunio), Arnautovic si è confermato fragile e si è rifatto male nel momento clou. È oggettivo che un anno fa in Champions dalla panchina si alzava Lukaku e mercoledì Simeone ha ribaltato la partita anche con l'ingresso dell'indiavolato Depay, che nel 2020 aveva già fatto fuori la Juve. Non a caso per colmare la lacuna nei ricambi d'attacco l'Inter ha già preso Taremi e una mezzala come Zielinski. E non saranno i soli. Perché ai rimpianti è meglio non farci l'abitudine".
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