Nella prima uscita stagionale l’Inter di Chivu ha confermato buona parte dei propositi elencati e ribaditi fino a questo momento. Tra qualche settimana, una condizione atletica migliore agevolerà anche il concetto di verticalità, ma anche con le gambe piuttosto pesanti qualcosa di diverso rispetto al passato si è intravisto. I primi 45’ con il 3-5-2 e i secondi con il 3-4-2-1 sono un modo per ribadire che entrambe le soluzioni saranno valide durante l’anno. Ancor di più con la permanenza ormai certa di Calhangolu, proposto oggi in coppia con Barella nella prima diga a due di stagione. Il turco, a segno per il sigillo finale, ha mostrato già un buon piglio: far parlare il campo è la mossa migliore per mettersi alle spalle il recente passato.


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Il 7-2 contro l’Under 23 è servito per sfamare la curiosità dell’ambiente nei confronti dei volti nuovi. Non soltanto quelli arrivati dal mercato, come Bonny, Luis Henrique e Sucic, ma anche quello di Pio Esposito. I primi tre hanno tenuto alta la percentuale di duelli in mezzo al campo e sugli esterni, nel tentativo di creare superiorità numerica non solo grazie al fraseggio, ma anche grazie alle doti individuali. La gioia del gol ha impreziosito la prova del francese e del brasiliano.
In gol ci è andato anche il piccolo Esposito. Al primo pallone toccato, su assist di Dimarco, a ribadire che quello è il suo mestiere. Ma non solo. Pio si è dimostrato disposto a fare a sportellate con chiunque per proteggere la palla, conquistare spazio e agevolare i compagni. Fattore che può fare la differenza ancor di più nel modulo a una sola punta, con caratteristiche che in teoria avrebbe anche Taremi, che ad Appiano continua a non vedersi e rimane in attesa di trovare una sistemazione.
Chi, come l’iraniano, è sempre più fuori dal progetto è Asllani. Le voci sul futuro, che il suo entourage dovrà chiarire in fretta, sembrano aver inciso anche sul lavoro di questi giorni. Beccato più volte da Chivu, non ha convinto da play nel rodato 3-5-2 per qualche errore di troppo di pensiero e di esecuzione.
L’Inter proseguirà il lavoro ad Appiano nei prossimi giorni. Venerdì sarà a Montecarlo per la sfida con il Monaco. Chivu, che attende di capire cosa succederà sul fronte Lookman e non solo, ne approfitterà per sistemare ciò che ha funzionato meno, come la fase difensiva che nel primo tempo soprattutto ha concesso più del previsto. Anche per questo aspetto, però, quando i giri nel motore si alzeranno sarà più facile evitare alcune situazioni.
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