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Inter, la Curva protesta: “No biglietti per Monaco e coreografia vietata. Lunedì tutti in sede”

Inter, la Curva protesta: “No biglietti per Monaco e coreografia vietata. Lunedì tutti in sede” - immagine 1
Il lungo messaggio diffuso dai gruppi del tifo organizzato annuncia la protesta di lunedì pomeriggio in viale della Liberazione
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Lo sciopero di 20' per ogni partita è durato fino alla gara casalinga col Barcellona. Il tifo organizzato dell'Inter ha rinunciato per il bene della squadra, ma il sentimento di delusione evidentemente non è scomparso. A una settimana esatta dalla finale di Champions League tra i nerazzurri e il PSG, i gruppi hanno diffuso un comunicato nel quale annunciano che lunedì pomeriggio saranno in sede per protestare contro il club. Il motivo? Pare non ci sia stato alcun occhio di riguardo nei confronti del tifo organizzato e che sia stata anche bocciata la proposta di coreografia per la partita.

Inter, la Curva protesta: “No biglietti per Monaco e coreografia vietata. Lunedì tutti in sede”- immagine 2

Inter, la protesta della Curva

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Questo il lungo messaggio diffuso dalla Curva: "A meno di una settimana dalla finale di Champions League, ci ritroviamo a scrivere queste righe pieni di delusione e rabbia. Abbiamo vissuto un'intera stagione come vittime sacrificali, colpiti ingiustamente da società, polizia e questura, pagando errori e responsabilità che non ci appartengono, legati a fatti e persone completamente estranei a noi.


Il livello di repressione a Milano ha raggiunto picchi inimmaginabili. Eppure, nonostante tutto, ci siamo rimboccati le maniche, cercando in ogni modo di restare vicini alla squadra, con ogni mezzo

Ora, a pochissimi giorni dalla finale di Monaco, ci ritroviamo tutti esclusi, privati della possibilità di entrare allo stadio per sostenere la nostra Inter in una delle sfide più importanti della sua storia.

La gestione del ticketing per la finale di Monaco è stata imbarazzante e ha lasciato fuori una marea di interisti che meritavano di esserci. Si è preferito distribuire biglietti a sponsor, amici e agenzie viaggi, dimenticando chi ha seguito questa squadra ovunque, sempre e comunque.

Ci è stato persino vietato di allestire qualsiasi tipo di coreografia. Un accanimento folle e senza precedenti, che colpisce ragazzi totalmente estranei a qualunque vicenda giudiziaria. Adesso basta. Ci siamo rotti i coglioni. Se qualcuno, nei palazzi del potere, si è posto l'obiettivo di eliminare per sempre gli Ultras dell'Inter per potersi appuntare una medaglia al petto, sappia che faremo di tutto per impedirglielo. Potranno reprimerci finché vorranno, ma non ci arrenderemo mai. Perché l'Inter è la nostra vita, e nessuno potrà mai fermare la nostra aggregazione.

Non accettiamo di essere trattati come comparse in una storia che abbiamo contribuito a scrivere, settimana dopo settimana, chilometro dopo chilometro. Non chiediamo privilegi: chiediamo rispetto. A 7 giorni dalla finale di Monaco tutti i gruppi sono esclusi dalle vergognose modalità di vendita dei tagliandi e nessuno entrerà allo stadio.

La dignità vale più di qualsiasi trofeo. Oggi più che mai. L'appuntamento è per TUTTI alle 18 di lunedi 26 maggio sotto la sede dell'inter in Viale della Liberazione. Facciamo sentire a questi signori tutto il nostro dissenso e dimostriamogli quanto è folle andarsi a giocare una finale di Champions senza il dodicesimo uomo sugli spalti.