Ancora una volta il Bologna rimane indigesto all'Inter: i nerazzurri vengono fermati sul 2-2 casalingo e perdono anche la prospettiva di riportarsi da soli in testa alla classifica. Vincendo il recupero contro la Fiorentina, infatti, Lautaro e compagni aggancerebbero il Napoli capolista, oggi lontano 3 punti. Insomma, di certo non una serata indimenticabile nella prima uscita a San Siro del 2025.


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Inter, due indizi fanno una prova. Ma Bologna non faccia tornare in mente incubi
E dire che l'Inter ha mostrato grande carattere nel ribaltare l'iniziale svantaggio, mostrando sprazi del consueto gioco armonioso ed efficace. Nel secondo tempo, però, sono emerse nuovamente quella stanchezza e quelle amnesie difensiva già viste non solo in Supercoppa contro il Milan, ma anche contro il Venezia. Due indizi, anche tre, che fanno una prova, verrebbe da dire: i nerazzurri stanno vivendo un periodo di appannamento fisico, fra infortuni in serie e impegni ravvicinatissimi, e stanno forse facendo i conti anche con una preparazione fisica volta a essere brillanti nella fase decisiva della stagione.
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Tuttavia è bene ricordare che l'Inter arrivava da 6 vittorie consecutive in campionato e che, dalla sconfitta nel derby del 22 settembre, ha ottenuto 11 successi e 3 pareggi. Insomma, vietato fare drammi: gli obiettivi stagionali sono ancora lì, le chance dei ragazzi di Inzaghi di bissare lo scudetto dello scorso anno sono rimaste intatte. Il tutto senza tralasciare il sogno Champions. Questo pareggio con il Bologna, che in tanti hanno frettolosamente paragonato al ko dell'aprile del 2022 che consegnò il titolo nelle mani del Milan, non deve rappresentare un incubo o far scattare campanelli d'allarme. A patto di riprendere subito la marcia, a partire dal match di domenica contro l'Empoli.
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