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Inter, è l’ex Joao Mario il pericolo. Un triangolo per limitarlo, Inzaghi si affida a Bastoni

Inter, è l’ex Joao Mario il pericolo. Un triangolo per limitarlo, Inzaghi si affida a Bastoni - immagine 1
Il centrocampista del Benfica è l'uomo più pericoloso. Servirà un lavoro di squadra come all'andata da parte dell'Inter

Servirà un'Inter formato Champions per eliminare il Benfica. All'andata non è stato il miglior Joao Mario, ma il portoghese ha il dente avvelenato ed è l'uomo più pericoloso di Schmidt. Per questo Inzaghi ha preparato qualcosa per limitare l'azione dell'ex giocatore nerazzurro.

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"Non è facile “prendere” Joao Mario. Difficile da fermare nel suo ruolo di ala destra totalmente atipica nel 4-2-3-1 di Schmidt, in grado di affondare in fascia oppure di accentrarsi per cercare il tiro o l’assistenza. Toccherà al triangolo di sinistra dell’Inter guardare a vista Joao Mario: Bastoni in primis, ma anche Mkhitaryan quando il portoghese abbasserà il raggio d’azione, come pure Dimarco (in vantaggio su Gosens) quando il talento del Benfica giostrerà largo. Joao Mario è in calo dal punto di vista fisico, come un po’ tutto il Benfica di queste ultime settimane. Ma resta dentro la migliore stagione della sua carriera, e non solo dal punto di vista realizzativo: Schmidt gli ha cucito addosso una posizione diversa rispetto al passato", riporta La Gazzetta dello Sport.

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"Lui che con il passato stasera avrà un incrocio non banale: a Suning il portoghese è costato 49 milioni complessivi, tra cartellino bonus e commissioni varie. Dopo anni di anonimato e prestiti, Joao nel 2022 ha pensato bene di svincolarsi gratis, con causa dello Sporting in aggiunta. Nella preparazione della partita Inzaghi ha dedicato al portoghese particolare attenzione. Si è rivolto soprattutto a Bastoni, a cui toccherà il ruolo più delicato: a volte dovrà accorciare, a volte uscire, a volte temporeggiare. Come fece al Da Luz quando, in una libera uscita dalla difesa, ha pure fornito l’assist delizioso per il gol di Barella. Mentre ancora manca la firma sul rinnovo (il rischio di uno Skriniar-bis è ciò che i dirigenti vogliono evitare), non c’è partita migliore per mettersi in mostra agli occhi di mezza Europa", sottolinea Gazzetta.

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