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Getty Images
L’Inter riapre la corsa scudetto grazie alla vittoria contro il Torino e al contemporaneo pareggio del Napoli, portandosi a un solo punto dalla vetta a due giornate dal termine. La squadra di Inzaghi, nonostante l’ampio turnover dopo la semifinale di Champions, ha giocato una partita solida e seria, confermando di non volersi arrendere.
"Il viaggio dell’Inter in Europa è ancora lungo, ma quello in Italia non è ancora finito. Le prospettive per la squadra di Inzaghi adesso cambiano. E di certo la sua Inter non è più in riserva, non si arrende e non ha intenzione di collezionare altri rimpianti. Il modo in cui va a prendersi la vittoria sotto la bufera, con due soli titolari rispetto alla semifinale di ritorno con il Barcellona, racconta di un gruppo reso euforico e leggero per il traguardo europeo raggiunto. Anche se Lautaro, Pavard, Frattesi e Mkhitaryan torneranno solo all’ultima giornata contro il Como".
"L’uomo simbolo di un pomeriggio allungato di quasi mezzora, prima dalla caduta di due tifosi dal secondo anello della curva del Toro (il bilancio è di tre contusi, uno ricoverato), poi dalla pioggia che si abbatte sull’Olimpico è Nicola Zalewski, l’unico giocatore di movimento che non aveva ancora fatto gol. Non solo per il delizioso e potente destro a giro con cui sblocca la partita, ma anche per la posizione che occupa in fase offensiva, da trequartista aggiunto accanto a Correa in un 3-4-2-1 che dà all’Inter verticalità e rapidità per tenere alla larga il Torino, attento però a non uscire mai dalla partita, una volta trovate le contromisure".
(Corriere della Sera)
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