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Zinho Vanheusden ancora oggi — incredibilmente — è legato all’Inter a livello contrattuale, a dieci anni esatti dal suo arrivo nell’Under 17. Il suo percorso parla da sé: qualche soddisfazione con la Primavera, ma soprattutto una lunga, interminabile serie di prestiti — Standard Liegi, Genoa, AZ Alkmaar, ancora Standard, poi Mechelen — e, purtroppo, un’unica, terribile costante: gli infortuni. "Oggi Zinho sarebbe ancora nel pieno più totale - ha 25 anni, ne compirà 26 il prossimo 29 luglio -, ma a guardare i suoi numeri fino a qui la sensazione è che il suo, di "prime", non l'abbia mai raggiunto e mai lo raggiungerà", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"La classica storia triste del grande rimpianto. Come se Pio Esposito, su cui tanti interisti ripongono enormi speranze, sparisse anni interi per continui guai fisici. Legamenti rotti, operazioni, fratture, ritardi di condizione: Vanheusden le ha subite tutte. Ultima, ma certamente non meno dannosa, un'ernia inguinale che lo tormenta da quasi due anni e che di fatto ha cancellato tutta la sua ultima stagione e buona parte della precedente. Sono infatti due le presenze messe a referto quest'anno, per un totale di 159' in campo. Poi il buio, ancora".
"Chissà se dalle parti di Appiano lo riconosceranno al momento del raduno interista. Di (più o meno) certo c'è che Vanheusden ci sarà. Ancora, per l'ennesima volta e con l'ennesimo allenatore diverso in un gruppo profondamente cambiato rispetto all'annata precedente. Il lunghissimo contratto che fino a oggi ha legato il difensore belga all'Inter però scadrà il 30 giugno del 2026. A meno di una chiusura anticipata, quindi, questo sarà l'ultimo anno che Vanheusden trascorrerà da tesserato nerazzurro. Poi, glielo augurano tutti, magari troverà un po' più di fortuna altrove. Ma il rimpianto sarà per sempre".
(Gazzetta dello Sport)
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