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"Il Salisburgo, nel bene e nel male, non fa calcoli: parte subito con un tiro che non sorprende Sommer e poi mostra i gioielli della sua boutique, in cui oltre al trequartista pescato a Tel Aviv con gli algoritmi, spicca il figlio d’arte Roko Simic. Sulla sua sponda per Kjaergaard, che poi imbecca Gloukh, la difesa nerazzurra si fa trovare impreparata, quasi viaggiasse con il pilota automatico. È un aspetto su cui lavorare per Inzaghi («Dobbiamo pensare in negativo» spiega il tecnico), perché mantenere la testa a posto sui due fronti è un lavoro entusiasmante, ma anche logorante. Un lavoro da squadra vera, come questa Inter ha tutta l’aria di essere".
(Fonte: Corriere della Sera)
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