"Ho sempre guardato tutte le partite della Juve, dal primo all'ultimo minuto, ma dopo il 3-0 dell'Atalanta mi sono messo a fare altro - confida all'ANSA Johnson Righeira, nome d'arte di Stefano Righi, divenuto celebre con 'Vamos a la playa' e 'L'estate sta finendo' - e non si vedono progressi, anzi è una continua involuzione: spesso il gioco è stato il vero cruccio della squadra, anche quando vinceva come ai tempi di Trapattoni, e ora sognavo di rivedere un po' un nuovo Milan di Sacchi. E invece...". Motta è finito dietro la lavagna, "ma per me al primo posto delle responsabilità c'è sempre la dirigenza - sottolinea il cantante torinese dal cuore bianconero - poi viene l'allenatore, infine i giocatori: in ogni caso, non vedo un tecnico con le idee chiare, e come nella musica ci sono alchimie che sfuggono". Quindi è arrivato il tempo di cambiare? "Farlo adesso sarebbe folle, un salto nel buio - risponde Righeira - anche se sembra che questa strada non porti a nulla: restare fuori dalla Champions sarebbe un dramma, ma una rivoluzione in panchina sarebbe peggio. Vediamo come finisce questa stagione, poi si faranno le valutazioni del caso".
Quando si vedono fallimenti in casa Juve viene quasi naturale l'accostamento alla squadra di Gigi Maifredi che nel 1990/1991 rimase fuori dalle coppe: "E' una bugia dire che la mia Juve è la peggiore, è una teoria scritta dai giornalisti, il 70% dei tifosi avrebbe voluto la mia riconferma - dichiara l'ex tecnico a Rai Radio1 - e non si spiega mai che io avevo 14 giocatori". E sulla posizione di Thiago, Mafredi aggiunge: "Deve dare di più, se pensava di fare un copia-incolla di Bologna ha sbagliato tutto e adesso darei queste 10 partite come imprescindibili esami per lui e per Giuntoli". Adesso la Juve prepara la trasferta a Firenze, il quarto posto e la Champions per l'anno prossimo è l'ultimo traguardo della stagione che Thiago Motta non può fallire.
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