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Occhi cattivi, ossessione e voglia di fare la storia: Lautaro famelico, in testa solo la Coppa

Occhi cattivi, ossessione e voglia di fare la storia: Lautaro famelico, in testa solo la Coppa - immagine 1
Sta vivendo questi giorni come se dovesse andare in battaglia, a giocarsi la sua stessa vita. La barba di due giorni, occhi cattivi e famelici
Marco Macca Redattore 

Sta vivendo questi giorni come se dovesse andare in battaglia, a giocarsi la sua stessa vita. La barba di due giorni, occhi cattivi e famelici, in testa una sola ossessione: vincere la Champions League. L'edizione odierna di Libero racconta le sensazioni di Lautaro Martinez a due giorni dalla finalissima di Monaco di Baviera contro il PSG:

Occhi cattivi, ossessione e voglia di fare la storia: Lautaro famelico, in testa solo la Coppa- immagine 2

"Lautaro Martinez è tra i primi a sfilare davanti alla social media manager dell’Inter per entrare sul campo di allenamento. Una scena quotidiana, ma stavolta c’è qualcosa di diverso. La maglia dentro i pantaloncini? Sì, ma non è quella. La barba di un paio di giorni, come se non avesse tempo di radersi o come se fosse in assetto da battaglia? Sì, ma non è quella. È la faccia. Lautaro ci sta mettendo la faccia giusta. Concentrata, cattiva, pronta. Lautaro Martinez non sa se quella di sabato sarà l’ultima occasione di vincere la Champions League, ma la sta approcciando come se lo fosse. Ha imparato da solo questo avvicinamento perché quando è arrivato a Milano, nel 2018, la squadra lottava per il quarto posto, non per entrare nella storia".


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"C’era da ricostruire e solitamente è il contesto in cui i giovani piovuti da un altro mondo come Lautaro si bruciano o comunque non evolvono. Invece il Toro ha fatto da sé, imparando a perdere le finali prima che a vincerle: Europa League nel 2020 con Conte in panchina e Champions nel 2023 con Inzaghi. Nel frattempo le giocava e apprezzava il sapore del successo con l’Argentina: Coppa America nel 2021 e nel 2024 e Mondiale nel 2022. È diventata un’ossessione buona, una sana sete di vittoria".

(Fonte: Libero)