E ancora: "Andavo a casa del dottor Berlusconi, per quanto era di idee politiche totalmente distinte dalle mie (...) e le posso assicurare che con poche persone ho parlato di calcio in maniera intelligente come con il dottor Berlusconi". In anni più bui per il Milan, però, c'è quella "voglia di contestare andando contro tutto e tutti" e in quel momento, stando alla versione di Lucci, "subentra un ruolo intelligente di un responsabile" della curva, che "deve avere quel rapporto di comunicazione con il Milan e con i tifosi".
"Io vado allo stadio da quando avevo 14 anni, adesso devo farne 44, quindi 30 anni, una vita dedicata al Milan", è stato l'esordio di Lucci, con un'ordinanza a carico anche per il tentato omicidio dell'ultrà rossonero Enzo Anghinelli nel 2019 per una guerra all'interno della Sud. E dopo la ricostruzione, secondo la sua versione, della scalata al vertice della curva, il capo ultrà ha sostenuto che lui non ha mai guadagnato "dall'attività della curva".
Per un periodo "della mia vita", ha aggiunto, "ho spacciato droga, però quello è un altro discorso e mi prenderò totalmente tutte le mie responsabilità". E ancora: "gestire una curva non è così semplice". In passato, ha spiegato ancora, "la sicurezza a Milanello la faceva la curva del Milan (...) quando i giocatori facevano tardi a Milano nelle discoteche (...) si riportavano dentro a Milanello (...) quindi i segreti che sa la curva sul Milan...". Ha parlato anche di un "rapporto con le forze dell'ordine che è quotidiano (...) e nelle partite calde ci si organizza insieme a loro (...) con la Digos c'ho un rapporto di amore e odio".
E poi ha detto che "la curva Sud non fa bagarinaggio" sui biglietti delle partite e ha descritto gli incassi fatti col merchandising come "magliette, sciarpe, cappellini, felpe". E che una delle coreografie che costò di più fu una fatta per Berlusconi. Lucci più volte, mentre lo interrogava il difensore davanti alla gup, ha chiesto che fosse il pm Paolo Storari a fare le domande. "Magari me la fa più perfetta - ha detto - non vedevo l'ora di parlare con Lei, è sei mesi che l'aspetto (...) era il mio pm numero uno a Milano, mi ha distrutto in una maniera...". Domani anche il pm potrà fare domande a Lucci.
(ANSA)
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