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Zazzaroni: “Zero ripensamenti, Lukaku ha scelto addio all’Inter a marzo. Quel mai Juve…”

Inter Lukaku
Il direttore del Corriere dello Sport è tornato a parlare dell'attaccante belga e della sua decisione di non rimanere in nerazzurro
Fabio Alampi Redattore 

Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, è tornato sulla vicenda Lukaku: "Parto da Big Rom che, a 30 anni compiuti a maggio, ha scoperto di essere giovane e importante per l'Inter e vecchio e inutile per la Juve. A qualcuno non va proprio giù che il centravantone possa finire a Torino e lo fa continuamente sapere usando tutti i mezzi di cui dispone: a Lukaku è stato dato dell'ingrato, del traditore (seriale), del pentito (zero ripensamenti), ho letto addirittura che l'Inter non l'avrebbe riscattato quando la decisione di non proseguire il giocatore l'ha elaborata a marzo e presa a giugno. Ci viene anche ricordato che un giorno disse «mai alla Juve».

[...] Trovo assurdo leggere che il tal calciatore è feccia senz'anima poiché, dopo aver professato amore eterno per i colori, fugge a gambe levate, di solito per qualche dollaro in più. In tutti i matrimoni, soprattutto in quelli più importanti di un'unione sportiva a termine, ci sono i momenti in cui tutto è rose e fiori e si vive sospesi in paradiso raccontando mirabilie dell'altro o dell'altra. Ma le cose cambiano, a volte, i rapporti si logorano e uno dei due prende altre strade. Non a caso la fedeltà assoluta, nel calcio come nella vita, è un valore coltivato da pochi".


Inter Lukaku

"Torno a Lukaku. Che oggi dista solo 10 milioni da Torino: il Chelsea, nella call di lunedì, è arrivato a 20 di integrazione per avere Vlahovic: Giuntoli ne chiede 50, ma a 30, 35 si lascia convincere. Tutta l'attenzione della Juve per il belga ha finito per rilanciare l'immagine di Dusan, che si è improvvisamente ritrovato indispensabile, almeno sulla carta. Ma se allenatori come Conte, Allegri e Mourinho preferiscono Lukaku a Dusan una ragione ci deve pur essere, o siamo tutti più competenti di loro?

Dice: hai citato tre che puntano sul calcio di ripartenza. Rispondo: andate a rivedere la Juve e l'Inter di Antonio, la Juve e il Milan di Allegri, il Real, l'Inter e il Chelsea di Mou e poi ne riparliamo. Quando la qualità del centrocampo non autorizza voli pindarici, la difesa e il contropiede con gli uomini giusti e un centravanti di peso in grado di allungare la squadra diventano la soluzione più indicata. Dzeko ci ha costruito una carriera. Allegri, poi, non ha più tanta voglia di investire sulle nuove generazioni: ha peraltro il dovere di portare a casa qualcosa di importante. E Lukaku è l'uomo giusto per una Juve che in mezzo ha qualche difettuccio".

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