Come cambia la mediana dell’Inter con l’arrivo di Andy Diouf. Cristian Chivu avrà a disposizione un centrocampista mancino e ora occhio al nuovo modulo secondo quanto evidenziato oggi dalla Gazzetta dello Sport. Ecco il focus sul francese e su come cambia il centrocampo nerazzurro con il suo arrivo.

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Inter, ecco il mancino Diouf: come cambia la mediana! E il nuovo modulo ora…
Come cambia il centrocampo
—“Cristian Chivu lo ripete praticamente da quando si è seduto sulla panchina dell’Inter: non è una questione di numeri, ma di occupazione degli spazi. Se le due cose si incastrano, però, i conti tornano per tutti, specialmente per l’Inter che il tecnico romeno ha in mente di costruire. Perché il centrocampo nerazzurro era e resta la terra dell’abbondanza — esce Asllani, entra Diouf —, ma le carte sul tavolo, adesso, sono come le voleva Chivu: ci sono le idee di Calhanoglu, le incursioni di Barella e Frattesi, il palleggio di Sucic, l’imprevedibilità di Mkhitaryan, gli strappi e la fisicità del francese in arrivo da Lens. C’è materiale a sufficienza per allestire un motore da scudetto, cambiare abito tattico con elasticità e pensare in verticale.
Le due varianti
—Il backup rimane quel 3-5-2 che ha costruito le fortune dell’Inter di Inzaghi, sarà con questo sistema di gioco che Chivu debutterà lunedì sera in campionato contro il Torino. Poi, a reparto e conoscenze al completo, l’Inter potrà migrare verso quel 3-4-2-1 intravisto già al Mondiale per club. Con una certezza: Chivu adesso ha gli uomini giusti per fluttuare tra un modulo e l’altro, senza tralasciare la variante 3-4-1-2. La domanda del momento tra i tifosi nerazzurri, sulle chat di Whatsapp come davanti a un caffè al bar, è però una sola: dove giocherà Diouf? Ovunque, verrebbe da dire scorrendo il curriculum del 22enne francese, che tra Basilea e Lens ha spuntato pressoché tutte le caselle del centrocampo. Può muoversi da mezzala o da mediano a due davanti alla difesa, ma Will Still, suo allenatore al Lens nell’ultima stagione, a volte lo ha schierato anche in una posizione più offensiva. Quel che è certo è che le qualità di Diouf, per struttura fisica e interpretazione del ruolo, aggiungeranno nel cuore dell’Inter caratteristiche che mancavano: Andy è il classico centrocampista box to box, l’ideale per sviluppare quella verticalità tanto cara a Chivu.
Ecco un mancino in mediana
—Diouf è mancino, da mezzala può giocare sia a destra che a sinistra, come alternativa a Mkhitaryan, e proprio un avvicendamento con l’armeno pare al momento lo scenario più verosimile nel gioco delle rotazioni: un po’ perché dalla parte opposta saranno Sucic e Frattesi a dare il cambio a Barella, un po’ perché l’impiego di Micki andrà gestito con equilibrio. Nell’ultima stagione, l’ex Roma è stato il secondo centrocampista più utilizzato nella rosa nerazzurra dietro a Barella: oltre 3.800 minuti. Ecco, per un calciatore che a gennaio soffierà su 37 candeline, un’altra spremuta di partite come l’ultima è impensabile, anche perché il rendimento dello stesso Mkhitaryan ne risentirebbe (come successo per lunghi tratti della stagione passata). L’innesto di Diouf nel trio di mezzo, poi, non permetterà solo di rifiatare a Micki, ma potrà anche alleggerire i compiti difensivi di Calhanoglu direttamente sul campo.
Occhio al nuovo modulo
—E rendere sostenibile l’opzione di un’Inter con il trequartista — uno ma più probabilmente due — già sperimentata da Chivu durante l’estate tra Mondiale americano e amichevoli precampionato. Nelle due stagioni a Lens, ad esempio, Diouf si è abituato a presidiare spesso la linea difensiva giocando accanto a un altro centrocampista, con due esterni ai lati, come Dumfries e Dimarco, e due trequartisti alle spalle del centravanti: una volta sbarcato ad Appiano, potrà concentrarsi sulla chimica con i compagni da trovare in fretta, perché tatticamente si presenterà a Chivu già piuttosto preparato. E in rosa non mancheranno i compagni giusti per l’incastro, da Barella a Calha fino a Sucic. La sua fisicità, poi, potrà migliorare gli equilibri in fase di non possesso, mentre la capacità di trascinare in avanti la squadra strappando in velocità aggiungerà nuove munizioni alla manovra dell’Inter. E alla ThuLa si potrà aggiungere un altro uomo in posizione offensiva: Frattesi — che da oggi tornerà in gruppo e spera in una panchina con il Toro — è l’indiziato numero uno, ma occhio anche a Bonny. I muscoli Diouf in mediana anche a questo possono servire", si legge.
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