ultimora

Mourinho: “Zaniolo c’è, gioca l’11 anti Juve. Non sono uno s…, rispetto la società”

Alessandro Cosattini

Ecco le dichiarazioni di Mourinho verso la partita di domani contro il Napoli capolista: svelato l'undici titolare

Torna a parlare José Mourinho dopo il clamoroso ko in Conference League. Così l'allenatore della Roma in conferenza stampa verso la sfida di campionato di domani contro il Napoli capolista di Luciano Spalletti: "Non è una svolta, stiamo facendo un campionato positivo, con prestazioni più positive dei risultati. Abbiamo 15 punti, ne meritavamo di più. Non penso alla svolta, penso a vincere. La partita è difficile, loro le hanno vinte tutte e stanno bene".

Le condizioni di Zaniolo e Karsdorp?

"Sono pronti per giocare, gioca la squadra che ha giocato con la Juve".

Ha detto che il Bodo era più forte della Roma del primo tempo. In quella Roma però giocavano tre giocatori (Kumbulla, Diawara e Perez) che sono stati pagati più di 70 milioni. Dov’è l’errore? Questi giocatori hanno margini di crescita?

"Non voglio rispondere in modo specifico su Kumbulla e Perez, rispondo in un modo più globale. Approfitto per dire qualcosa in più. C’è tanta gente che ride di quello che ha fatto con la Roma. I Friedkin hanno ricevuto tanti errori che altri hanno fatto. Tiago Pinto lo stesso. La proprietà ha speso tanti soldi per far fronte a tante cose che sono state fatte prima e gente che ride. Qualcuno sicuramente ride con le tasche piene di soldi. Abbiamo speso soldi per cercare di pulire, di creare condizioni per il successo del progetto che ha bisogno di tempo. Quando qualcuno può scrivere la bugia di Mourinho non contento con la proprietà non può scrivere bugia più grande. Mourinho vuole più giocatori? Sì, come tutti gli allenatori. Mourinho però non è uno stronzo. Ha grande rispetto dei Friedkin e di Pinto. Il risultato poteva essere anche 7-8 se giocavamo di più. Il responsabile sono io. Perché? Ho deciso di far giocare una squadra che aveva un grande rischio di perdere la partita. Ovviamente non pensavo ad un risultato così. L’ho fatto per paura del sintetico, clima e grande accumulo di partite. L’ho fatto male. La responsabilità è mia e solo mia".

Domani ci sarà uno stadio pieno, sarà una bellissima cornice. Dopo quello che è successo, ritiene che un’eventuale vittoria possa cancellare la sconfitta?

"Un’eventuale vittoria 6-1 con il Napoli non cancella niente. Non cancella la sensazione che ho, il senso di colpo. La prossima partita contro il Bodo/Glimt giocherà la stessa squadra di sempre. Se dopo qualcuno si infortuna è un peccato. Noi qui dentro lavoriamo dentro. Abbiamo ereditato una cicatrice emozionale di un record infortuni che non ho mai visto nella vita. La Roma ha un record infortuni che non ho mai visto nella vita. Una delle grande preoccupazioni che abbiamo avuto è che a questo livello dobbiamo per forza migliorare tanto. Lavoriamo tanto, tutti insieme. Questa cicatrice mi ha anche fatto pensare che fosse un’opportunità di far riposare gente ed anche di dare a bravi ragazzi la possibilità di giocare. Ripeto: sono bravi ragazzi, è gente che lavora e che merita l’opportunità di giocare. Quando siamo andati in Ucraina era una squadra con un equilibrio. A Bodo il campo sintetico ha spaventato tutti. Ho pensato che fosse un’opportunità di far riposare gente: ho sbagliato, responsabilità mia. Purtroppo storia mia e della Roma, rimarrà nella storia meritatamente".

La Roma ha già perso contro la Juve e la Lazio, nonostante episodi non chiarissimi a livello arbitrale. Nelle ultime stagioni c’è una media preoccupante negli scontri diretti…

"Non sono d’accordo. I numeri sono veri. Per me c’è solo un complesso: nelle ultime stagioni siamo arrivati sesti e settimi. È l’unica cosa che interessa. Se in questa stagione miglioriamo rispetto a quella scorsa e non vinciamo con le grandi non è un problema. Domani giocheremo contro il Napoli e cercheremo di vincere".

Giovedì Spalletti ha detto che non fosse preoccupato dal fatto che la Roma avesse perso in quel modo, oggi ha aggiunto che avrebbe preferito non avesse perso così. Si può trasportate il sentimento di rabbia facendo una grande partita? È più tranquillo che il Napoli ha vinto e non perso?

"Non sono scaramantico. Per me è tutto molto obiettivo, pragmatico. Non interessa quello che abbiamo fatto tre giorni fa. È una partita contro una grande squadra e con un grande allenatore. Una partita difficile per noi, non credo facile per loro. Piacere tremendo di ridere e salutare “Spallettone” prima e dopo la partita. La partita di giovedì non si dimentica. Preferisco perdere questa perché penso di fare punti sufficienti per continuare in Conference League. Dal punto di vista della classifica non è un dramma. Credo siamo candidati ad arrivare in fondo. Preferisco perdere una partita 6-1 che sei partite 1-0".

Le parole sue e di Pinto giovedì erano un po’ divergenti. Quelle parole dipendono solamente dal 6-1?

"Quando avevamo 4 vittorie in Serie A ho detto scherzando – ma non scherzo mai – ho parlato di San Pietro. Un esempio e Max (Allegri, ndr) non si arrabbi con me: se Chiellini è infortunato gioca De Ligt e se Alex Sandro è stanco gioca De Sciglio. Nella nostra squadra abbiamo soluzioni di livello per alcune posizioni, che in altre non abbiamo. Non bisogna nasconderlo. Stiamo costruendo una squadra però abbiamo costruire una rosa. Per farlo bisogna avere più mercato e più soldi. I proprietari devono essere rispettati. I romanisti devono rispettare loro e Tiago che stanno costruendo il futuro. Ci sono tanti con le tasche piene che prendono da una parte e dall’altra. Quando chiedi di prendere il loro giocatori e fare soldi, cambiano telefono. Chi paga? Friedkin, Tiago e Mourinho che va in panchina. Le scelte di giovedì sono responsabilità mia. Lascia Friedkin e Tiago in pace. Stanno facendo un lavoro fantastico. Se possono aiutarmi un pochino di più a gennaio, in estate dico grazie. Io sono qui per loro. In panchina non ci sono giocatori scarsi, però sono bambini di 17-18-19 anni. Domani ci sarà Missori di 19 anni".