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Oriali: “Con Marotta fui chiaro. Il ring Conte-Lautaro, Icardi, la Juve: vi dico tutto”

Alessandro De Felice

Le parole dell'ex calciatore e ora dirigente dell'Inter Lele Oriali, che racconta alcuni retroscena dell'esperienza in nerazzurro

"Inizio a credere anche io che non sia un caso". È lo stesso Lele Oriali a confermare quella che sembra tutt'altro che una coincidenza. Da quando è tornato all'Inter, il club nerazzurro è tornato a vincere. L'ex calciatore e ora dirigenza di viale della Liberazione ha parlato ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport.

Fino alla fine del 2018, quando la chiamò Marotta.

"E io fui chiaro dall’inizio. Ho preteso la gestione completa della parte sportiva in Pinetina. Se necessario, avrei riferito solo a Zhang e allo stesso Marotta».

Come avete trasformato la lite Conte-Lautaro in una grigliata con ring goliardico?

"A fine partita era già tutto risolto, Lautaro ha chiesto scusa a mister e compagni. L’idea del ring è venuta a Lukaku e Ranocchia. La conferma che questo gruppo è sano ed unito: è stato costruito qualcosa di importante che può durare nel tempo".

Nell’estate del 2019, appena arrivato, si è trovato la patata bollente Icardi.

"Abbiamo gestito anche quella. Credo che sia stato fondamentale il discorso che ho fatto a tutti, staff tecnico, medico, magazzinieri e squadra, prima del ritiro di Lugano. Lì hanno capito che ogni dubbio, fastidio o problema doveva passare da me".

Quella che non cambia è la rivalità con la Juve...

"Ma la rivalità sportiva è giusto che non finisca mai".

A febbraio, in Coppa Italia contro la Juve, però ha dovuto alzare la voce.

"Se qualcuno offende i miei fuori dal campo, intervengo".

Cosa ci dice di Calvarese?

"Mi spiace perché sta finendo una buona carriera e tutti si ricorderanno di questa direzione infelice. Però è anche vero che a volte noi dirigenti non aiutiamo gli arbitri".