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Pres AIA: “Legge sugli arbitri era un bisogno. VAR a chiamata? Non so se…”

Pres AIA: “Legge sugli arbitri era un bisogno. VAR a chiamata? Non so se…” - immagine 1
Antonio Zappi, presidente dell’AIA, è intervenuto durante Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue parole
Marco Astori Redattore 

Antonio Zappi, presidente dell’AIA, è intervenuto durante Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue parole: “Decreto legge per equiparare gli arbitri ai pubblici ufficiali? C’è stato bisogno di modificare il codice penale per venire incontro ad un’esigenza, la questione è stata presa seriamente. Adesso come i sanitari e gli insegnanti anche gli arbitri saranno maggiormente tutelati ed avranno la reclusione in caso di lesioni, a seconda della gravità della cosa.

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La nuova norma del codice penale sarà applicata in tutte le categorie, questa norma è stata anche pensata soprattutto per le categorie minori o le giovanili dove succedono maggiormente episodi del genere. Gli arbitri cercano di avere un aspetto dialogico, però una collaborazione con i tesserati sarebbe auspicabile. Purtroppo ci sono gli effetti emulativi. I giocatori che protestano, i simulatori possono scatenare la protesta e la degenerazione. Prima di cambiare un protocollo bisogna aspettare, se ci sono criticità poi possono essere cambiate.


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Il protocollo VAR è uno strumento giovane, le criticità verranno implementate e risolte. C’è l’IFAB, un organismo internazionale, che cerca di aggiornare il protocollo attraverso le segnalazioni delle varie federazioni. Il VAR a chiamata non so quando e se verrà introdotto. Voglio sottolineare una novità: il football video support ci sarà in serie C e nel calcio femminile, con la possibilità di consultare lo strumento tecnologico. Per me il Challenge sarà l’evoluzione naturale di questo protocollo".