«Il problema è generazionale, non dei calciatori. Il problema sono i nostri ragazzi e per aiutarli bisogna che il governo trovi i fondi per campagne di sensibilizzazione ad hoc. E poi bisogna coinvolgere di più i genitori. Perché se non si fa niente prima, dopo i 14-16 anni è già tardi. Il presupposto é che questi ragazzi hanno un problema di ludopatia, non hanno commesso illeciti. Per loro che agiscono in ambito sportivo la funzione rieducativa della pena prevista dall'articolo 27 della Costituzione va addirittura potenziata», ha concluso.
(Fonte: ANSA)
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