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Ranieri e il no alla Nazionale: “Serviva un uomo libero, non potevo fare due lavori”

Ranieri e il no alla Nazionale: “Serviva un uomo libero, non potevo fare due lavori” - immagine 1
laudio Ranieri, parlando al TG3 Rai, ha spiegato così il rifiuto dell'offerta ricevuta dalla Federcalcio dopo le dimissioni di Spalletti
Marco Macca Redattore 

"Credo che dire no alla Nazionale sia costato a tutti, ma non potevo fare due lavori. Ho un contratto con la Roma e non ho potuto accettare quello che voleva la Federazione. La Nazionale ha bisogno di una persona libera di poter scegliere e di poter convocare chi vuole".

Ranieri e il no alla Nazionale: “Serviva un uomo libero, non potevo fare due lavori”- immagine 2

Claudio Ranieri, parlando al TG3 Rai, ha spiegato così il rifiuto dell'offerta ricevuta dalla Federcalcio dopo le dimissioni di Spalletti. "Con me ci sarebbero stati troppi problemi, a ogni convocazione. Se un giocatore avesse giocato novanta minuti e poi avesse affrontato la Roma... Insomma, era troppo - ha aggiunto l'ormai ex allenatore della Roma, ora consigliere della proprietà americana - Lì ci deve essere un uomo libero. Gattuso è uno che la Nazionale l'ha conosciuta, l'ha lottata, l'ha sofferta. Per cui gli auguro ogni bene".

Ranieri e il no alla Nazionale: “Serviva un uomo libero, non potevo fare due lavori”- immagine 3

Infine la sua Roma, affidata alla guida di Gasperini: "Sono arrivato in un momento particolare, ma grazie all'aiuto e all'apporto di tutti quanti siamo riusciti a rimettere le cose a posto. Gasp? Sono il consigliere dei Friedkin e spero di far bene il mio lavoro. Gasperini ha un compito importante, piano piano le cose si metteranno bene".