"Se c'è una squadra in grado di riuscirci, quella è il Real Madrid", è la frase di Lucas Vazquez riportata dai giornali, mentre Raul Asencio si affida agli slogan: "sì, se puede". Di sicuro quello di mercoledì 16 non sarà un compito facile per il Real, e soltanto dopo quella data cominceranno a Madrid, eventualmente, le discussioni sul futuro di Ancelotti che ha ancora un anno di contratto e nessuna, almeno per ora, voglia di andarsene a meno che non lo caccino.
Spettatore interessato di questa situazione è il presidente della federcalcio brasiliana (Cbf) Ednaldo Rodrigues, che non ha affatto rinunciato al sogno di portare Ancelotti sulla panchina della Seleçao e per questo ha preso tempo e non ha ancora scelto il successore di Dorival Junior.
Oltretutto, in Europa c'è da capire anche cosa farà José Mourinho, che a fine stagione potrebbe lasciare il Fenerbahce, quindi meglio attendere. Il Real Madrid, invece, non se lo può permettere perché gioca una partita dopo l'altra, e deve anche risolvere il problema della presunta incompatibilità di Mbappé con Vinicius Junior, rilanciato dopo il pesante ko di ieri con l'Arsenal. Con l'arrivo dell'asso francese, quello brasiliano sembra aver perso certezze, e spetta ad Ancelotti risolvere il rebus. Se non lo farà, il suo destino è segnato: il Real non aspetta, deve vincere sempre e poi c'è Xabi Alonso che piace molto alla dirigenza madridista.
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