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Sacchi a Conte: “Antonio rimani all’Inter. La tua prossima missione sarà questa”

Gianni Pampinella

La lettera di Arrigo Sacchi ad Antonio Conte. L'ex tecnico rossonero lo esorta a rimanere a Milano

Quando gli viene chiesto se rimarrà all'Inter, Antonio Conte risponde in maniera diplomatica: "Ci sarà tempo per fare le valutazioni tutti insieme". Il tecnico nerazzurro, grande artefice dello scudetto numero 19, vuole chiarezza prima di tuffarsi sulla prossima stagione. Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi chiede al tecnico di restare a Milano.

"Caro Antonio, sei stato un mio giocatore in Nazionale. Un ottimo atleta con valori etici e morali di altissimo livello. Siamo diventati amici, ti ho seguito in tutta la tua carriera da tecnico. La tua Inter ha vinto con merito pur in situazioni non semplici, vedi l’assenza del presidente che è paragonabile alla mancanza del capo famiglia, inoltre ci sono stati altri problemi. I tuoi giocatori sono migliorati individualmente grazie al lavoro e al gioco della squadra, tutti hanno imparato a non arrendersi, tutti hanno seguito l’esempio che tu gli hai dato. Hai dato la vita per il calcio e altrettanto hanno fatto i tuoi all’Inter. Un grande successo che ha consentito di vincere nonostante la fortissima Juventus. Spero che tu continui il tuo lavoro con i nerazzurri e che riesca nell’impresa di trasformare l’Inter in una star internazionale. Questa sarà la nuova sfida per il futuro".

"Purtroppo la storia ci dice che negli ultimi 56 anni l’Inter ha vinto soltanto una Coppa dei Campioni o Champions, così come anche la Juventus in 36 anni. Mentre il Milan in 32 anni ha vinto 5 Coppe Campioni praticando un football offensivo e generoso in stile europeo. Sarà opportuno seguire gli esempi delle vincenti: Bayern, Liverpool, Real Madrid, Barcellona. In Europa si vince prevalentemente grazie alla squadra che ha il dominio del gioco. Non so quanto vorrà investire la proprietà, ma conosco le tue grandi doti di tecnico. Antonio, devi avere fiducia in te stesso e nelle tue straordinarie capacità didattiche. Stai soltanto attento ad acquistare giocatori che siano prima di tutto dei professionisti generosi con valori umani come sei stato tu. In Europa si vince prevalentemente grazie alla squadra, al pressing e ad un calcio offensivo e collettivo. Buon lavoro e in bocca al lupo, grande Antonio".

(Gazzetta dello Sport)