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Samaden, addio all’Inter quando il club stava cambiando strategia. Scelto il sostituto

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Il responsabile del settore giovanile nerazzurro saluta dopo tanti anni, ripartirà con una nuova sfida all’Atalanta

Andrea Della Sala

Dopo i saluti è tempo di iniziare a progettare la nuova avventura per l’ex responsabile del settore giovanile dell’Inter Robert Samaden. Ripartirà dall’Atalanta che gli ha fatto una corte serrata e che lo ha convinto con un progetto stimolante.

“L’ingaggio ormai certo di Roberto Samaden da parte dell’Atalanta è quindi un gran colpo. Vale più di un Hojlund perché di Hojlund ne potrà fabbricare a Zingonia, come è riuscito a fare ad Interello. La Dea ha corteggiato Samaden più a lungo che per qualsiasi calciatore recentemente sbarcato a Bergamo.

Nell’ormai ex responsabile del settore giovanile dell’Inter, la società bergamasca ha rivisto Mino Favini, colui che ha elevato Zingonia la fucina di talenti. L’approccio è simile: i ragazzi devono allenare la tecnica e la tattica individuale prima che quella collettiva, nell’idea che vanno prodotti calciatori piuttosto che atleti”, si legge su Libero.

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“Più che scoprire i talenti, Samaden infatti li trasforma. Da Balotelli e Santon a Faraoni e Biraghi, passando per Di Gregorio e Pinamonti, Zanio lo e Casadei, Gnonto e Bonazzoli, Samaden ha trasformato il potenziale in potenza. La maggior parte è diventata una fonte di guadagno per l’Inter (oltre 150 milioni nell’ultimo ventennio), da anni obbligata a generare plusvalenze, ma ultimamente il vento sta cambiando.

Dopo Dimarco, tornato alla base e ora titolare, la società sembra avere progetti in prima squadra per Valentin Carboni, Fabbian e Zanotti. È paradossale che l’Inter debba dire addio al vate dei giovani nel momento in cui sta convertendo la sua strategia, ma è anche il destino. Samaden ha sentito di aver bisogno di una nuova sfida in un club con meno pressioni per i risultati di campo”.

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“Al Palermo degli emiri ha preferito Bergamo, città della mo- glie, anche per non allontanarsi da casa. L’Inter lo sostituirà con il giovane Andrea Catellani, ex calciatore oggi 34enne e dal 2021 direttore del vivaio della Spal, mentre a Bergamo, dal prossimo giugno, Samaden raccoglierà l’eredità di Maurizio Costanzi, discepolo di Giovanni Sartori che ora vorrebbe trascinarlo con sé al Bologna”, aggiunge il quotidiano.

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